E’ stata fissata per il 25 luglio la discussione alla Camera dei Deputati della proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis; il giorno successivo si passerà alla votazione. Lo ha deciso l’assemblea congiunta dei capi gruppo alla Camera.
La proposta di legge è sottoscritta da 218 parlamentari appartenenti a quasi tutti gli schieramenti politici: dal Partito Democratico al M5S, da esponenti di Sel a appartenenti a Fi. Otre ai firmatari dunque, basteranno meno di un centinaio di voti perchè la legge passi al vaglio della Camera dei Deputati
La legge prevede ampi margini di liberalizzazione per quanto riguarda l’utilizzo della cannabis e dei suoi derivati: sarà “sdoganato” l’utilizzo per fini terapeutici, rendendo più semplici le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis; sarà legale per i maggiorenni detenere piccole quantità della sostanza per uso ricreativo: fino a 10 grammi in casa e un massimo di 5 grammi all’esterno.
Divieto assoluto di utilizzo, invece, per i minorenni. Similarmente alle norme restrittive sul consumo di tabacco e alcolici, sarebbe vietato fumare nei luoghi pubblici e guidare in stato di alterazione.
Tra le varie regolamentazioni della legge, la liberalizzazione della coltivazione domestica: si potranno coltivare fino a 5 piante di marijuana per utilizzo personale e non destinato alla vendita. Sarà consentita l’associazione in forma di enti senza fini di lucro per la fruizione del prodotto, per un massimo di 50 membri.
La normativa è volta anche alla regolamentarizzazione della vendita del prodotto: ottenendo un’autorizzazione dallo stato sarà possibile coltivare e lavorare la cannabis a fini di lucro. La vendita al dettaglio avverrebbe in negozi dedicati, forniti di licenza e sottoposti ai monopoli.