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Milano, un microchip capace di restituire la vista: si cerca un volontario per la sperimentazione

Un avveniristico microchip impiantato sotto la retina, capace di restituire la vista ai soggetti colpiti da malattie degenerative all’occhio. Non si tratta di fantascienza, ma di vera e propria tecnologia del futuro.

L’unità di oculistica e oftalmologia dell’ospedale San Raffaele di Milano cerca volontari per la sperimentazione di una nuova tecnologia medica capace di “ripristinare la percezione della luce e delle forme di oggetti e persone circostanti”.

“Il nuovo dispositivo – si legge in una nota diramata dall’ospedale milanese – potrà restituire una certa capacità visiva a un paziente affetto da cecità. Si tratta del sistema di visione artificiale in assoluto più evoluto al mondo, che può restituire al paziente una visione indipendente da supporti esterni come telecamere o occhiali”.

Il chip sostituisce di fatto la retina nella ricezione della luce riflessa dagli oggetti e la rimanda al cervello sotto forma di stimolo elettrico. Il microchip (grande circa 3 millimetri di superficie) viene inserito sotto la retina e contiene 1.500 sensori. La tecnologia è capace di stimolare il tessuto nervoso malato inviando nuovi input al cervello.

Si cercano volontari per avviare la sperimentazione: i soggetti adatti sono “persone che hanno perso la vista durante l’età adulta a causa di alcune gravi malattie ereditarie, come la retinite pigmentosa”. “Questo chip – spiega Marco Codenotti, responsabile della Chirurgia vitreo-retinica del San Raffaele – può essere impiantato solo in persone con malattie retiniche degenerative che non hanno subito traumi pregressi, e in cui il circuito nervoso che collega gli occhi al cervello è ben funzionante”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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