Ecco chi sono gli italiani morti nell’attentato di Dacca. Sono tutti imprenditori del settore tessile che erano seduti al bar.
Questi i nomi di alcune delle vittime italiane in Bangladesh: Nadia Benedetti, imprenditrice tessile, di Viterbo; Cristian Rossi, di 47 anni, manager, di Feletto Umberto (Ud); Marco Tondat, imprenditore tessile, di Cordovado (Pordenone); Adele Puglisi, imprenditrice, della provincia di Catania; Claudia D’Antona, di Torino; Simona Monti, di 33 anni, di Magliano Sabina (Rieti) era incinta e stava per rientrare in Italia; Maria Riboli, di 33 anni, originaria di Borgo di Terzo (era mamma di una bimba di 3 anni), Vincenzo D’Allestro e Claudio Cappelli.
Nadia Benedetti era manager nell’azienda inglese Studio Tex Limited e nell’azienda di famiglia Bengler B.V. Srl di Viterbo e si trovava a cena con Adele Puglisi, imprenditrice nel capo dell’abbigliamento, che sabato mattina sarebbe dovuta ritornare in Italia.
Critian Rossi, lascia moglie e due figlie di tre anni. Si trovava all’Holey Artisan Bakery per una cena con altri colleghi. L’imprenditore friulano, che ha abitato per anni in Bangladesh, curava i rapporti nel Paese per conto di un’azienda di abbigliamento. Ritornato in Italia, ha avviato un’attività in proprio che prevedeva l’import di vestiario realizzato proprio a Dacca.
Marco Tondat, invece, stava per completare le pratiche per il trasferimento in Bangladesh, richiesto circa un anno fa.