Categorie: Cronaca

Terrorismo, imam radicalizzato espulso dall’Italia | Aveva chiamato una delle proprie figlie “Jihad”

Il ministero dell’interno ha emesso un decreto di espulsione nei confronti di Mohammed Madad, imam marocchino di 51 anni, per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato.

L’uomo, residente in provincia di Reggio Emilia fino a pochi mesi fa e poi nel Vicentino, è stato segnalato dalla Digos di Reggio Emilia per il suo atteggiamento radicale, soprattutto dopo alcuni sermoni dal contenuto sempre più aggressivo. L’accusa è di aver favorito il terrorismo internazionale.

Madad è stato prelevato da casa ed è stato imbarcato alle 22.40 su un volo in partenza da Fiumicino e diretto in Marocco. Alla luce della sua sospetta pericolosità, gli è stato inflitto il divieto di rientrare in Italia per i prossimi 15 anni.

L’uomo di matrice salafita era da qualche mese alla guida del Centro di preghiera e cultura islamica a Noventa Vicentina, dove era arrivato alla fine dell’anno scorso da Carpineti, sull’Appennino Reggiano. A Reggio Emilia seguiva una comunità religiosa in località Gatta.

Una volta trasferito nel Vicentino, gli accertamenti della polizia hanno constatato la progressiva radicalizzazione dell’imam, i cui sermoni sono diventati sempre più antioccidentali e violenti. Madad – che aveva fatto l’operaio in una azienda alimentare e poi aveva tentato senza successo di aprire una macelleria islamica – in cambio di denaro, faceva anche dei presupposti “rituali magici”. Aveva chiamato la figlia “jihad“.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

Condividi
Pubblicato da
Redazione
Tags: alfanoalfano imam radicalizzatoimam espulso da Italiaimam radicalizzato espulso per terrorismoimmigrazioneterrorismo italia