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Il Papa mette in guardia contro la guerra globale | “Conflitti ovunque, tutti preghino per la pace”

Ci sono guerre dappertutto. Tutti insieme dobbiamo pregare per la pace“. Si avvicina la nuova Giornata mondiale di preghiera per la pace, in programma martedì prossimo, e il Papa ha voluto lanciare un messaggio forte di preghiera: “Mi recherò ad Assisi per l’incontro interreligioso, a trent’anni da quello storico convocato da san Giovanni Paolo II“.

“Invito le parrocchie, le associazioni ecclesiali e i singoli fedeli di tutto il mondo a vivere quel giorno come una Giornata di preghiera per la pace – prosegue il Santo Padre – Sull’esempio di san Francesco, uomo di fraternità e di mitezza, siamo tutti chiamati ad offrire al mondo una forte testimonianza del nostro comune impegno per la pace e la riconciliazione tra i popoli”.

Per il Papa: “La corruzione è la strada più comoda da percorrere, generalmente. E qualcuno si comporta con la corruzione come con le droghe: pensa di poterla usare e smettere quando vuole. Si comincia con poco: una mancia di qua, una tangente di là. Invece anche la corruzione produce assuefazione, e genera povertà, sfruttamento, sofferenza”.

“Quante vittime ci sono oggi nel mondo, quante vittime di questa diffusa corruzione!”. Gesù, ha spiegato Bergoglio, ci esorta a “una scelta tra due strade: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male. Non si può oscillare tra l’una e l’altra, perché si muovono su logiche diverse e contrastanti.

Il Santo Padre: “È importante decidere quale direzione prendere e poi, una volta scelta quella giusta, camminare con slancio e determinazione, affidandosi alla grazia del Signore e al sostegno del suo Spirito”. L’invito del Vangelo, dunque, è a “fare una scelta chiara tra Lui e lo spirito del mondo, tra la logica della corruzione e dell’avidità e quella della rettitudine e della condivisione”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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