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Scossa a Norcia, Ascoli, Fabriano e Macerata FT| Subito stanziati 40 milioni di euro per il sisma

A Norcia la terra ha tremato ancora mentre era in corso un vertice con i sindaci, la presidente della regione Catiuscia Marini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizo Curcio. L’incontro è stato interrotto e tutti sono usciti all’esterno del centro operativo comunale.

La scossa ha avuto una magnitudo di 4.2, secondo i dati dell’Ingv. L’epicentro è segnalato nella zona di Preci, ad una profondità 9 chilometri. Il sisma è stato percepito dalla popolazione anche nell’Ascolano, in provincia di Macerata e a Fabriano.

Una forte scossa di terremoto era stata avvertita nelle Marche intorno alle 10,30. Il sisma si è sentito distintamente anche ad Ancona.

Intanto sono oltre 200 le scosse che da ieri, alle 19.11, fino a questa mattina alle ore 9, hanno coinvolto tutto il Centro Italia. Ben 30 sono state superiore a magnitudo 3.0. C’è ancora molta paura e preoccupazione tra gli abitanti con migliaia di sfollati che hanno trascorso la prima notte fuori le proprie abitazioni. Soltanto nelle Marche sono tra i due-tre mila.

Ad Amatrice e nelle sue frazioni si sono verificati numerosi crolli. In particolare nella zona rossa di Amatrice si è ulteriormente danneggiato ciò che rimaneva del palazzo del Municipio e un crollo ha interessato gran parte della struttura del cosiddetto “palazzo rosso”, l’unico stabile di Corso Umberto I che aveva retto alla scossa del 24 agosto.

Nella notte del terrore è avvenuto un piccolo ‘miracolo’: una donna ha dato alla luce una bimba in auto. Secondo quanto riportato da Perugia Today, il papà della neonata ha chiamato dicendo che si trovava in auto con la mamma al nono mese di gravidanza e che la stava trasportando all’Ospedale di Città di Castello per partorire. Data la situazione di allarme per via del terremoto, il consiglio del centralino è stato quello di fermare subito l’auto per strada e attendere l’arrivo dei soccorsi. La donna è stata trasferita al Pronto Soccorso dell’ospedale di Città di Castello in ambulanza e assistita nelle ultime fasi del parto dalla dottoressa Valentina Ruscitto e dall’infermiera Marta Crispoltoni. Talj, ribattezzata dagli operatori sanitari come ‘la bambina della speranza’, pesa 2.800 kg e sta bene.

Intanto il Consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni di euro. “Confermo l’impegno del Governo: ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici ed il patrimonio artistico”. Lo ha dichiarato Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, dopo un incontro a Visso con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e con il sindaco.

“I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile”. Sono le parole del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del terremoto.

“Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi – ha detto – ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. È crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni”.

La Protezioni Civile ha fatto sapere che “ci sono stati numerosi danni, ma al momento non risultano crolli in cui si sta operando con squadre di ricerca e soccorso”. Molte strade sono chiuse nel centro Italia. Sono in corso verifiche sulle strutture ospedaliere.  

I sindaci dei comuni coinvolti hanno annunciato che tutte le scuole rimangono chiuse. È stato evacuato il carcere di Camerino con i detenuti che sono stati trasferiti nel carcere di Rebibbia a Roma. Sono oltre 4.000 gli sfollati nei Comuni interessati dal sisma. Lo ha riferito il Centro operativo regionale: “La situazione è drammatica, solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti gravi, ma i danni sono molto ingenti”, ha detto l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti.

Intanto l’Autorità per l’energia ha sospeso con un provvedimento d’urgenza il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre, per la popolazione delle zone colpite dalle nuove scosse di terremoto nell’Italia centrale. 
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