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Guai per Miccoli: chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di estorsione aggravata

La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex capitano del Palermo Fabrizio Miccoli. L’accusa è di estorsione aggravata dall’agevolazione di Cosa Nostra e del metodo mafioso.

Miccoli avrebbe coordinato un’estorsione ai danni dell’imprenditore Andrea Graffagnini costretto a pagare due dei 12 mila euro che doveva al fisioterapista del Palermo Giorgio Gasperini che aveva rilevato le sue quote della discoteca di Isola delle Femmine, Paparazzi.

Il fantasista del Salento avrebbe chiesto l’intervento di Mauro Lauricella, figlio del boss Antonino, specializzato nello spaccio di droga e all’epoca dei fatti latitante. Il comportamento di Miccoli viene considerato “condotta istigatoria dell’azione criminale”.

Il calciatore, secondo i giudici non poteva non essere a conoscenza dei sistemi utilizzati per il recupero del credito, dell’aggressione fisica a un terrorizzato Graffagnini.

 

 

Redazione

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