Marco sta prestando giuramento all’interno della famiglia Corona: il rito si compie con tanto di immagine sacra bruciata e doppio bacio da parte del capo famiglia. “Ora sei uno di noi”, gli dice Don Antonio, che aggiunge: “Agata ti vuole bene, sarà un grande matrimonio”.
Marco aggiorna Barbara sul matrimonio e lei non la prende molto bene, specie dopo aver scoperto che è incinta. “Fai quello che devi fare”, dice lei in modo sbrigativo. La situazione con i Gargano nel frattempo si fa sempre più delicata, perché Vincenzo sta facendo il doppio gioco.
Don Antonio parla con Agata: “Marco ha chiesto la tua mano”. Lei capisce che è stata un’idea del padre e reagisce male: “Io la odio questa famiglia”, gli dice prima di andarsene e scappare di casa. Bruno chiede a Marco di andarla a cercare.
I Corona nel frattempo subiscono un nuovo agguato al porto da parte dei Gargano, con tanto di ammonimento: “Dite a Bruno che è arrivato il momento di piangere i morti”. In casa Corona si fiuta di nuovo l’odore di un infame, Bruno vorrebbe subito vendicarsi, ma il padre lo frena.
Vincenzo avverte Nunzio Gargano dei movimenti di Bruno, ma non si aspetta di dover andare con loro alla masseria della madre di Bruno e Agata. Lì c’è Agata e mentre si riuniscono anche con Marco arrivano i Gargano armati fino ai denti. Inizia una sparatoria con feriti da entrambe le famiglie.
“Neanche mi conosci e tra pochi giorni diventerai mio marito. Non capisci l’assurdità di questa cosa?”, dice Agata a Marco dopo essere scappati dai Gargano. “Io me ne voglio andare via da qui”. Marco allora le fa una promessa: “Ti ci porto io via da qua”.
Solo, puntata 23 novembre 2016
Bruno è determinato, vorrebbe eliminare i Gargano ma Don Antonio dice che è una guerra che non si possono permettere. “Dobbiamo pensare al business invece di ammazzarci come i cani”, dice il capofamiglia. “La cosa migliore da fare è proporre una tregua. Gli daremo una parte del porto, a loro e alle altre famiglie. Il matrimonio di Agata è l’occasione migliore per scambiarci un segno di pace”.
Agata compra un paio di pantaloni a Marco per il matrimonio e lui manda a Barbara il numero della carta di credito della ragazza. Nel frattempo Vincenzo incontra Nunzio Gargano e gli dice dei propositi di Antonio.
Barbara chiama Marco e lo fa incontrare con il commissario che aveva fatto finta di uccidere: sta bene e sarà trasferito ad Aosta. Tra i due non c’è nessun rancore, ma c’è un problema: Santo aveva seguito Marco e ha visto tutto. Marco allora lo insegue in auto, gli dice più volte di accostare fino a quando si scontrano: l’auto si ribalta e Santo muore. Gli agenti si adoperano per farlo sembrare un incidente, nella speranza che il giovane non abbia avuto modo di avvertire i Corona.
Solo, puntata 23 novembre 2016
“Sono andata al Comune per i documenti, ma il tuo non figura”, dice Agata a Marco che le racconta che in realtà il suo cognome è un altro e lui usa quello della madre.
Marco poi va da Barbara per discutere della sorveglianza durante il matrimonio. “Sei pronta?”, gli chiede. “Per essere una che assiste al matrimonio del suo uomo con un’altra me la sto cavando bene”, ammette Barbara. I due poi si baciano.
Arriva il giorno delle nozze, Barbara non riesce ad assistere alla cerimonia. Dopo il rito, si passa al banchetto; Bruno fa un brindisi: “Marco che ti devo dire? Per mia sorella non potevo desiderare di meglio”.
Solo, puntata 23 novembre 2016
Quando arriva il momento dei saluti, tutti i capifamiglia si riuniscono. “Non facciamo altro che scannarci è arrivato il momento di cambiare questa situazione. Se vogliamo essere forti dobbiamo essere uniti”, inizia Don Antonio.
Barbara vede dei movimenti sospetti e rischia, infiltrandosi alla festa, per avvertire Marco. Agata la vede mentre se ne va ma Marco le dice che è tutto apposto e poi va a parlare con Bruno, pensa chei Gargano stiano tramando qualcosa. In realtà è stato Don Antonio a organizzare l’imboscata e fa fuori tutti i capifamiglia compreso Nunzio Gargano, il quale, prima di essere ucciso, dice che ormai Vincenzo è dalla loro parte.
Agata arriva alla fine del massacro e inizia a gridare in preda a una crisi isterica. Nel frattempo Vincenzo riesce a scappare.
Agata e Marco cercano un po’ di pace in spiaggia: “Mio padre non ha mai fatto niente per me lo sapevo che c’era qualcosa sotto”, dice la ragazza. “Giurai che non te ne vai”. “Ti ho fatto una promessa e la mantengo”, le dice Marco. “Sei tutto quello che ho”, gli confida Agata. I due poi consumano la loro prima notte di nozze.
L’indomani mattina Marco chiama Barbara, lei gli dice che parte per Roma e che non tornerà: “Non ce la faccio più”, gli confessa. Agata senza una parte della conversazione, ma non dice nulla.
Tornati alla villa, Bruno dice a Marco che Don Antonio gli vuole parlare. “Incontrerete il turco a Roma domani. Appena tornate dovete trovare Vincenzo, capace che Santo aveva scoperto qualcosa su mio fratello e quello l’ammazzò”, dice il capofamiglia.
Appena può Marco prende la moto per andare in aeroporto e Agata lo segue. “Mi faccio da parte non ce la faccio più a vederti con lei”, dice Barbara a Marco prima di prendere l’aereo. La neo sposa assiste a tutta la scena e poi racconta tutto a suo fratello. “Glielo chiediamo a Marco, sono sicuro che avrà una spiegazione, Marco ti vuole bene”, le dice Bruno per tranquillizzarla.
Bruno poi parla con Marco. “Tu a mia sorella la devi rispettare”, gli dice. “Io voglio bene a tua sorella, non farò niente per farla soffrire”, gli risponde Marco mentre sono in viaggio per Roma.
I due chiudono l’accordo con il turco e poi vanno a festeggiare in un locale. Marco interrompe la serata per andare a incontrare Barbara. “Perché devo stare senza di te?”, le chiede. Barbara allora gli dice di essere incinta. “Ti amo, è la cosa più bella che potessi dirmi”, le risponde lui. I due fanno l’amore in auto, ma a guardare c’è Bruno Corona.
L’indomani mattina, in albergo comunicano a Marco che Bruno è già partito per tornare a casa e quindi l’agente decide di andare insieme a Barbara alla sua ecografia. Solo che a casa di Barbara si presenta Bruno che le spara, ammazzandola.
