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La prima della Madama Butterfly alla Scala | Applausi interminabili e incasso milionario

È stato un trionfo la prima de “La Madama Butterfly” al Teatro alla Scala di Milano. Il capolavoro di Giacomo Puccini è stato diretto dal maestro Riccardo Chailly con la regia di Alvis Hermanis. Ovazione e pioggia di fiori per Chailly e per la soprano Maria Josè Siri.

L’opera è stata omaggiata con 14 minuti di applausi, ma già a scena aperta erano arrivati calorosi apprezzamenti all’interpretazione del soprano uruguayano Siri (Cio-Cio-san). Commovente l’aria più famosa, “un bel di’ vedremo…’, tributata da lunghi e scroscianti applausi.

Apprezzamenti anche per Annalisa Stroppa (Suzuki), Bryan Hymel (Pinkerton), Carlos Alvarez (Sharpless) e per il resto della compagnia di canto. Parallelamente alla Scala, lunghi applausi anche nel carcere milanese di San Vittore dove lo spettacolo è stato proiettato in diretta nel cortile interno davanti a un gruppo di detenuti che hanno partecipato all’iniziativa.

Soddisfatte tutte le autorità presenti, tra cui l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio e il presidente della Regione Roberto Maroni. “Anche questo è un evento mondano – ha spiegato lo scrittore Gianrico Carofiglio – sono molto contento di aver partecipato”.

“Soddisfatto e appagato”, si è definito così il direttore Riccardo Chailly. Il maestro ha deciso di eseguire la versione originale del 1904 che all’epoca alla Scala fu fischiata: “Con 112 anni di ritardo il valore della Butterfly è riconosciuto”. “Non mi fate piangere, per me era una sfida personale”, ha detto una Siri frastornata dal successo.

“Per me era una sfida perché con mia figlia quando aveva tre anni ho affrontato una storia particolare, e adesso è qui con me, è la persona più importante al mondo” ha detto. Il soprano – che nella parte di Cio-Cio-San rinuncia al figlio e si suicida – ha infatti visto la figlia ammalarsi e finire in terapia intensiva”.

Siri spiega: “L’opera è lunga,  non posso essere emozionata dall’inizio o non riesco neanche a cantare quattro battute, ma la musica di Puccini accarezza il cuore. C’è amore e sono felice che sia stata ripresa in questa casa. A tutte le donne che sono in situazioni difficili voglio lasciare un messaggio: non mollare mai”.

E si contano numeri soddisfacenti. Lo spettacolo ha incassato 1.950.000 euro, dato in linea con quello dello scorso anno. Il capoufficio della Scala, Carlo Besana, ha detto: “Lo spettacolo aveva raggiunto il tutto esaurito una decina di giorni fa, ma il forfait di molti uomini politici nazionali ha reso disponibili altri posti che sono stati venduti all’ultimo”.

Angelica Serrai

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Angelica Serrai
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