Corruzione a Quartu Sant’Elena, 5 arresti NOMI| Coinvolti dipendenti comunali e la Polizia Locale

di Fabrizio Messina

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Corruzione a Quartu Sant’Elena, 5 arresti NOMI| Coinvolti dipendenti comunali e la Polizia Locale

| sabato 10 Dicembre 2016 - 09:31

È bufera a Quartu Sant’Elena, popoloso comune a pochi chilometri da Cagliari. Dalle prime ore del mattino gli uomini della Squadra Mobile di Cagliari, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, stanno eseguendo un’operazione nei confronti di agenti della Polizia Locale di Quartu, di impiegati comunali e di un noto imprenditore edile.

Tutti gli indagati sono accusati di corruzione e falsità ideologica. In tutto sono cinque le persone arrestate. Si tratta di una nuova bufera che investe il Comune, di recente al centro delle cronache per la vicenda dello stadio Is Arenas che portò all’arresto dell’allora sindaco Mauro Contini e di alcuni assessori, oltre che dell’ex presidente del Cagliari, Massimo Cellino.

In manette sono finiti l’imprenditrice edile Deborah Puddu (titolare dell’impresa CORIM.PRO s.r.l. , l’agente di polizia municipale Raimondo Pontis,  l’istruttore del comando di Polizia Locale Giovanni Argiolas, i due funzionari presso il settore edilizia privata di Quartu Sergio Niosi Oriti e Franco Schirru (ai domiciliari).

L’attività investigativa è stata supportata da intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e prove documentali. L’imprenditrice Puddu consegnava delle somme di denaro al Pontis che poi si preoccupava di suddividere il denaro ricevuto tra tutti i soggetti che concorrevano a vario titolo nel reato.

Pontis, “come riferito, in veste di faccendiere che curava i rapporti tra i vari soggetti, Argiolas, in quanto addetto al servizio di vigilanza edilizia del Corpo della Polizia Municipale di Quartu Sant’Elena preposto agli eventuali successivi controlli, Oiriti Niosi e Schirru in veste di pubblici ufficiali preposti al rilascio di autorizzazioni e condoni edilizi.

La Puddu, quindi, si avvantaggiava, dietro pagamento, dell’illegittimo rilascio degli atti pubblici. In un primo episodio, l’imprenditrice edile Puddu consegnava al Pontis la somma di 2.500 euro ed altra somma imprecisata (somme poi suddivise con gli altri indagati) per il rilascio di un’autorizzazione edilizia per la ristrutturazione e il frazionamento di un appartamento.

In un’altra circostanza, la Puddu consegnava la somma di 6.000 euro al Pontis (suddivisa poi in 4.000 euro all’Oriti Niosi, 1.000 euro a testa al Pontis e all’Argiolas) ed altra somma imprecisata per il rilascio del condono di abusi edilizi commessi su altro immobile di Quartu Sant’Elena.

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