Esame per avvocati, in bagno con le porte aperte | “Un modo per evitare che i candidati copino”

di Egidio Villa

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Esame per avvocati, in bagno con le porte aperte | “Un modo per evitare che i candidati copino”

| giovedì 29 Dicembre 2016 - 18:12

In bagno sì, ma con le porte aperte. La decisione presa a Brescia durante gli esami scritti per diventare avvocato ha subito fatto discutere, soprattutto i candidati che hanno sostenuto la prova. Il presidente della Commissione ha imposto agli aspiranti avvocati di sesso maschile di recarsi ai servizi igienici tenendo aperta la porta del bagno. Le donne invece, al contrario degli uomini, potevano chiudere la porta, sorvegliate dal commissario fino all’antibagno.

“È avvilente per chi dopo 30 anni di professione deve fare questo tipo di controlli – dice l’avvocato Giovanni Pigolotti, presidente della sessione – Prima della prova sono stati trovati dei foglietti con pezzi di dottrina e formulari in miniatura nascosti nei porta salviette dei bagni. Si è trattata semplicemente di una garanzia di serietà. La decisione non è certo stata presa a scopi punitivi, ma a tutela di chi ha svolto le prove”. A questo punto sorge una domanda: perchè la dura legge è valsa solo per gli uomini e non per le donne?

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