Categorie: Cronaca

Migranti, il piano del Viminale che scontenta tutti | “Cie in ogni Regione”, i governatori dicono “no”

Dopo la rivolta dei migranti del Cpa di Venezia e di quelli di Verona, il tema della gestione dei migranti torna d’attualità. Ancora una volta si è alimentato un “tutti contro tutti”: Roma contro le Regioni, le amministrazioni locali contro il ministero e sindaci contro tutti.

I prefetti, infatti, sono richiamati da Roma a distribuire i profughi in tutti i Comuni. E se le Regioni dicono “no” ai nuovi Centri di identificazione ed espulsione, anche i sindaci alzano la voce. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Viminale stringe sui prefetti: “I profughi non vanno concentrati in enclave rischiando di creare concentrazioni pericolose”.

Il riferimento, ovviamente, è agli episodi di Venezia. Gli accordi prevedono che i Comuni non ospitino più di 2,5 migranti ogni cento abitanti. Il ministro dell’Interno Marco Minniti, se da un lato si dirige verso l’apertura di un Cie in ogni Regione, dall’altro punta a raddoppiare i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere nel nostro Paese.

“Non possiamo riproporre ciò che è già fallito. I Cie sono luoghi disastrosi per i diritti umani. Senza accordi bilaterali con i paesi d’origine e senza una normativa che differenzi le espulsioni dalle semplici intimazioni, non ci sarà nessun incremento di sicurezza. No alle caserme di 1.400 persone come a Venezia, sì all’accoglienza diffusa sul territorio”, dichiara il presidente della Toscana Enrico Rossi.

 

Angelica Serrai

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Angelica Serrai
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