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Genova, incendio sulle alture: A12 chiusa per ore |Rientrati 300 sfollati a Pegli, evacuato campeggio

Paura da ieri pomeriggio a Genova per un incendio che si è sviluppato sulle alture e che ha minacciato alcune abitazioni. Dopo il violento incendio che lunedì ha colpito la zona di Nervi, un secondo fronte si è aperto tra Voltri e Pegli, nel ponente del capoluogo, dove alle prime luci dell’alba le fiamme alimentate dal forte vento di tramontana hanno divorato il bosco e sono scese nell’abitato.

Sono 300 i residenti sfollati a Pegli, rientrati nella tarda mattinata di oggi. Evacuato anche un campeggio. “La situazione è molto critica”, hanno confermato le autorità. L’incendio che ha devastato la collina sopra sant’Ilario, a Nervi, potrebbe esser stato generato da un fuoco acceso da alcuni operai per scaldarsi mentre il rogo di Pegli avrebbe origini quasi certamente dolose. Lo si apprende da fonti investigative qualificate.

Autostrade per l’Italia ha chiuso la A12 nel tratto Recco-Genova Nervi in entrambi i sensi di marcia dalle 17:30 alle 22:30. La chiusura è stata disposta perché il fumo invade la carreggiata. Le fiamme, sul Monte Moro e sul Monte Fasce, sopra Sant’Ilario, potrebbero essere di origine dolosa. Il fronte delle fiamme è di circa un chilometro.

A rischiare sono state le abitazioni di via Lanfranco, in località Apparizione. Il governatore della Liguria Giovanni Toti durante un sopralluogo in via del Commercio a Nervi, ha tranquillizzato: “Non ci sarebbero abitazioni in pericolo per le fiamme”.

“I pompieri e i volontari coordinati dalla protezione civile lavoreranno tutta la notte per proteggere le abitazioni dalle fiamme. La situazione è in evoluzione“, ha detto Toti che è sul posto con l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone. Toti ha assicurato agli abitanti che questa mattina il rogo sarà attaccato nuovamente con Canadair e elicotteri.

Ieri sera sono state fatte allontanare precauzionalmente dalle loro abitazioni alcune famiglie: 13 le persone sfollate che dopo qualche ora hanno comunque fatto rientro nelle loro case.

I roghi in Val Varenna continuano invece a minacciare la scuola dell’infanzia Val Varenna, a media Alessi e il Liceo Mazizni in piazza Bonavino. Il sindaco di Genova Marco Doria: “Siamo in grado di tamponare l’emergenza. La situazione è critica e complesso ma sotto controllo. Pesanti i disagi alla circolazione: invito tutti i genovesi a fare grande attenzione per garantire la percorribilità delle strade sulle alture”.

“Credo che si debba premere molto sul governo per una legislazione speciale contro i piromani”, ha detto il governatore Giovanni Toti, sottolineando che “bisogna inasprire le pene e potenziare gli strumenti di vigilanza per prevenire e reprimere questo reato”.

Spunta anche un indagato per l’incendio scoppiato a Nervi, si tratta di un operaio di 45 anni che lavora per una società che svolge appalti per Autostrade. Da un utensile che stava utilizzando sono partite le scintille che hanno innescato il rogo. È accusato di incendio colposo.

 

Redazione

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