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Caserta, colpito il patrimonio di un camorrista

I carabinieri del R.O.S., insieme a quelli del Comando Provinciale di Caserta, hanno effettuato un sequestro di beni nei confronti di Giovanni Diana, indagato per associazione mafiosa nell’ambito della c.d. operazione “AZIMUT. Questa indagine, come noto, consentì di documentare gli assetti criminali dell’area casalese all’indomani della cattura del boss Michele Zagaria.

Il provvedimento di sequestro riguarda una avviata azienda di allevamento di bufali di Francolise (CE) con annessi beni strumentali, oltre ad 11 appezzamenti di terreno per 19 ettari complessivi e circa 500 capi di bestiame, del valore stimato in circa 2 milioni e 700 mila euro.

Gli accertamenti patrimoniali sviluppati sul conto di Diana hanno fatto emergere la “consistente sproporzione tra le sue capacità reddituali e le effettive disponibilità finanziarie/ patrimoniali“. “Egli è altresì risultato essere intestatario di un conto corrente bancario e di una carta di credito, nonché abilitato a compiere operazioni su altri due conti correnti, tra i quali, quello della sorella Rosa, formale titolare dell’azienda bufalina“.

“Questi elementi, letti congiuntamente a quanto già documentato con le indagini condotte dal ROS, nonché alla luce dal contenuto delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno contribuito a far fondatamente ritenere che la titolarità dei beni oggetto dell’odierno sequestro sia di fatto riconducibile a Diana”, conclude la nota del ROS.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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