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Curare i malati di cancro con l’ibernazione: la scoperta di team di studiosi italiani

Sarebbe l’ibernazione il metodo più adatto per contrastare gli effetti della radioterapia e sconfiggere più velocemente il cancro. È questa la scoperta di un team di studiosi italiani, che al momento hanno fatto i test solo sugli animali, portandoli a uno stato di ibernazione.

Gli studiosi hanno scoperto che quando un corpo entra in uno stato di torpore viene protetto dagli effetti tossici della radioterapia. In questo modo viene bloccata la crescita del tumore. Grazie alla temperatura bassa del corpo ibernato, le funzioni vitali vengono ridotte al minimo e il corpo allontana gli effetti negativi della radioterapia. I medici dunque sono convinti che solo in una situazione di ibernazione, il corpo possa ricevere dosi più elevate di radiazioni, senza subire alcun danno.

“Circa il 50% dei malati di tumore ha una malattia in forma avanzata, si tratta di un numero importante – dice Marco Durante, direttore dell’Istituto di Trento per le applicazioni della fisica fondamentale (Tifpa) – Tutti noi conosciamo qualcuno colpito in questo modo e non c’è nulla che possiamo fare per loro. Hanno diverse metastasi e non puoi trattarle tutte, non puoi usare la chirurgia ovunque per rimuovere il cancro o fare la radio in tutte le parti del colpo colpite, altrimenti ucciderai il paziente cercando di trattare il tumore”.

La scoperta è stata presentata al meeting annuale dell’Associazione Americana per l’Avanzamento delle Scienze (AAAS), che si è appena concluso a Boston. Il direttore del Tifpa di Trento ha spiegato che solo grazie all’ibernazione si potrebbe bloccare la crescita tumorale, curando nel frattempo tutte le metastasi. “Questo ci darebbe più tempo e si potrebbe aumentare la potenza della radio. Lo svegli ed è curato. Questo è il nostro obiettivo“.

Egidio Villa

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Egidio Villa
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