Le primarie per l’elezione del segretario del Pd si terranno il prossimo 30 aprile. La data è stata scelta a conclusione di una riunione-fiume e un braccio di ferro tra i rappresentanti di Matteo Renzi e quelli dei candidati Andrea Orlando, Michele Emiliano e Carlotta Salerno.
Dopo le primarie, il nuovo segretario sarà proclamato dall’assemblea nazionale che dovrebbe svolgersi il 7 maggio.
L’ex premier ha voluto che i suoi insistessero sulla data del 9 aprile, mentre i seguaci di Orlando ed Emiliano spingevano per il 7 maggio, ultima data utile prima che inizi la campagna elettorale per le amministrative.
Non saranno il 23 aprile, data che lasciava molto scontento il governatore della Puglia.
La presentazione delle candidature alla segreteria scadrà alle ore 18 del 6 marzo. La direzione del Partito democratico ha inoltre approvato il regolamento congressuale con 104 sì, tre no e due astenuti.
Per partecipare alle primarie, l’elettore si dovrà dichiarare elettore dem al momento del voto e pagherà 2 euro ai gazebo.
Con Andrea Orlando segretario Pd “sarebbe un grosso passo avanti” e “si riaprirebbe un dialogo positivo”, ha dichiarato Massimo D’Alema, a Brescia. “Io rimprovero ad Orlando di aver condiviso anche scelte sbagliate compiute dal governo Renzi. Ma, detto questo, Orlando promuove l’idea di ricomporre l’unità del centrosinistra e questo è apprezzabile”.
“La scelta del 30 aprile risolve un problema non banale: si chiude definitivamente il dibattito sul voto politico a giugno”, ha invece detto Piero Fassino.