Alcune pazienti hanno denunciato gravi lesioni per interventi di addominoplastica subiti. Interventi che la Direzione Generale della Sanità della Regione Sardegna vieta in strutture sanitarie prive di possibilità di ricovero ospedaliero, così come per gli interventi di rinoplastica e di mastoplastica additiva praticati presso detto ambulatorio. Nella struttura alberghiera annessa non poteva nemmeno essere adibita a un normale albergo considerato che l’autorizzazione comunale prevedeva che le camere potessero essere utilizzate in via esclusiva dai soli frequentatori dell’annessa sala congressi quali convegnisti.
Sotto il profilo tributario, i finanzieri hanno accertato che i circa 300 interventi chirurgici eseguiti nel corso del 2016 non sono stati interamente fatturati: infatti, dall’esame della documentazione extra contabile è stato possibile acclarare che oltre 730.000 euro sono stati incassati dalla clinica abusiva, senza però il rilascio del dovuto documento fiscale. Il pagamento della parte in nero era stato effettuato prevalentemente in contanti.