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Catanzaro, confisca di beni da 35 milioni euro |Sono di un imprenditore condannato per usura

Beni per un valore di 35 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro.

Appartengono all’imprenditore Domenico Antonio Ciconte di Sorianello (VV), condannato per usura nell’ambito dell’operazione denominata ‘Dinasty’, che ha coinvolto esponenti di spicco della cosca ‘Mancuso’.

Si tratta delle quote societarie di ‘Calabria Trading Srl’, con sede in Lamezia Terme (CZ) ed operante nel settore dell’intermediazione dei beni mobili registrati ed immobili; dell’impresa individuale ‘De Caria Legnami di De Caria Assunta’, con sede in Soriano Calabro (VV) ed operante nel comparto della lavorazione del legname (l’attività industriale viene esercitata in due capannoni su area attrezzata di circa 3.500 mq.); del capitale sociale e l’intero compendio aziendale della ‘Immobiliare Athena srl’, con sede in Pizzo (VV) operante nel settore turistico; e da numerosi beni immobili e mobili registrati.

Il procedimento in parola avviato nel 2013 con il deposito di una proposta del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, sulla base di specifici accertamenti patrimoniali esperiti dalla D.I.A. di Catanzaro, si colloca in una più ampia ed articolata strategia d’intervento (operazione ‘Quattro Terre’).

Fabrizio Messina

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