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Palermo, i funerali del clochard bruciato |Il parroco: “Tanti i senza tetto presenti in città”

Sono stati celebrati oggi i funerali di Marcello Cimino, il clochard dato alle fiamme nel portico della Mensa di San Francesco sabato scorso. La funzione è stata celebrata nella chiesa dell’Annunciazione del Signore, alla presenza dell’ex moglie Iolanda e delle due figlie, del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessore Giusto Catania. Dopo la fiaccolata commemorativa delle ore scorse non c’era grande folla all’interno della Chiesa.

“Speriamo che la fine che ha fatto Marcello ci scuota a fare meglio per i poveri”, ha detto padre Cesare Rattoballi che ha celebrato i funerali.

Al centro della chiesa la bara di Marcello Cimino con la foto, i fiori e la fascia del Palermo calcio. “Palermo è una tra le città italiane che ha il numero più alto di clochard, 2500 dicevano le statistiche di questi giorni, dopo la terribile vicenda di Marcello – ha detto il parroco -. Può una città occuparsi delle problematiche solo del centro storico? O si deve anche occupare delle periferie? Può un Comune avere solo pochissimi operatori per l’assistenza sociale o poche risorse per queste problematiche?”.

Il drammatico omicidio ha colpito l’Italia anche per la crudezza delle immagini, riprese dalle telecamere di sorveglianza che hanno anche permesso la identificazione del suo killer: si tratta di Giuseppe Pecoraro, benzinaio di 46 anni, che ha poi confessato il delitto che ha motivazioni passionali. Pecoraro era convinto che Cimino gli insidiasse la donna. I due si conoscevano bene, avevano spesso anche mangiato alla stessa mensa del convento dei Cappuccini.

Fabrizio Messina

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