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Messina, trafugarono vini pregiati per 40mila euro | Poi ne chiesero il riscatto, tre in manette VIDEO

Blitz congiunto tra i carabinieri di Taormina e quelli di Paternò nell’ambito dell’operazione “Tiramisù”. Tre persone sono finite in manette con l’accusa di furto aggravato in concorso e tentata estorsione in concorso per essersi introdotti con il viso coperto da passamontagna all’interno del noto ristorante di Taormina “Tiramisù” ed essersi impossessati di circa 200 bottiglie di vini pregiati per un valore di euro 40.000 circa.

I malviventi, Salvatore Santangelo, Alfio Petralia e Antonino Nicosia, hanno danneggiato al loro ingresso nel locale il lucchetto, l’allarme e il sistema di videosorveglianza interno ed esterno. Le modalità usate erano estremamente violente: “la vetrina posta a protezione di vini completamente in frantumi, il sistema d’allarme sradicato dal muro e lanciato, per essere annullato, all’interno di un bidone contenente dell’acqua, il lucchetto e la porta laterale sinistra distrutta”. 

Il locale era stato completamente messo a soqquadro e quasi distrutto. “Gli autori, peraltro, non esitavano a richiedere il pagamento di un riscatto minacciando, in caso contrario, la distruzione dell’intera refurtiva”. Si tratta della nota formula del “cavallo di ritorno”.

Le indagini hanno accertato come il mandante del colpo fosse il Santangelo, mentre gli altri erano stati materiali esecutori: Petralia in particolare, era il palo e l’ autista dell’autovettura utilizzata per caricare e trasportare la refurtiva. Santangelo è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”, mentre gli altri due presso le rispettive abitazioni ai domiciliari

Fabrizio Messina

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Fabrizio Messina
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