Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani), è accusato di truffa e abuso d’ufficio per i lavori di una nuova chiesa.
Il vescovo è già indagato, in un’altra inchiesta, per appropriazione indebita per presunti ammanchi di diversi milioni sui conti della diocesi.
Adesso il prelato deve rispondere alla procura in merito alla realizzazione di una chiesa per la quale sono stati chiesti e ottenuti tre milioni di euro dalla Cei e dalla Regione Sicilia. Mancherebbero 500mila euro.
L’edificio è nato a Trasmazzaro-Miragliano, un quartiere nuovo di Mazara ma senza opere di urbanizzazione.
Indagate altre sette persone. Al vescovo, come riporta ‘La Repubblica’, la procura di Marsala contesta una serie di documenti falsi, come contratti, stati di avanzamento dei lavori e di consegna dell’opera. “Non ho nulla da dire, sto cercando di capire”, le parole di Mogavero.
La diocesi di Mazara, intanto, ha diffuso un comunicato spiegando che chiederanno “un interrogatorio del Vescovo per chiarire quanto oggi viene contestato dalla Procura di Marsala”.
Gli avvocati Pellegrino e Caleca hanno fatto sapere che “È risultato provato, accertato e documentato da una relazione dettagliatissima che mai il vescovo si sia appropriato o abbia sottratto, a qualsiasi titolo, alcuna somma di denaro o di altre utilità”.