Siria, veto della Russia alla risoluzione dell’Onu | Trump: “A Idlib terribile affronto all’umanità”

di Redazione

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Siria, veto della Russia alla risoluzione dell’Onu | Trump: “A Idlib terribile affronto all’umanità”

| mercoledì 05 Aprile 2017 - 18:55

Sempre più delicata la situazione politica internazionale. La strage in Siria, dove il numero dei mori cresce di ora in ora, ha riportato a galla tensioni interne all’Onu. La riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza, svoltasi a New York per valutare una presa di posizione a livello internazionale contro l’uso di armi chimiche in Siria, ha ribadito le distanze con la Russia che prende le difese del regime di Damasco e ha posto il veto su eventuali risoluzioni (per l’approvazione serve l’unanimità, ndr.).

La Russia, sempre più distante dalle posizioni del resto d’Europa, tramite il portavoce del ministro degli esteri, ha “bocciato” la bozza di risoluzione: “Gli Usa hanno presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu basandosi su dei rapporti falsi. La bozza di risoluzione complica i tentativi di una soluzione politica alla crisi, è anti-siriana e può portare a una escalation in Siria e nell’intera regione”.

Con l’America è sempre più muro contro muro. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito quanto accaduto in Siria un “terribile affronto all’umanità”. “Le terribili azioni del regime non saranno più tollerate: quando con i gas vengono uccisi bambini, neonati, per me sono sono state superate diverse linee, siamo ben oltre la linea rossa. Quello che ho visto ha avuto un grande impatto su di me e ha cambiato il mio atteggiamento verso la Siria e Assad“.

L’ambasciatore britannico all’Onu, Matthew Rycroft ha detto: “Assad ha umiliato la Russia agli occhi del mondo, mostrando quanto vuote siano state le promesse di Damasco sulle armi chimiche”. Durissima invece la presa di posizione dell’ambasciatrice statunitense all’Onu, Nikki Haley, che rivendica la necessità di agire anche in caso di veto da parte di Mosca: “Il regime di Damasco non ha alcun incentivo a non usare più le armi chimiche, a meno che la Russia non smetta di proteggerlo, che non può fuggire dalla sue responsabilità”.

L’alto Rappresentante Onu per il disarmo, Kim Won-Soo, ha affermato: “Se le informazioni arrivate sull’attacco in Siria saranno confermate, si tratta del peggiore attacco dal 2013. L’Onu si aspetta piena cooperazione da parte degli Stati membri per identificare i responsabili”.

Il presidente francese, Francois Hollande, invece, ha chiesto una reazione della comunità internazionale che sia “all’altezza del crimine di guerra”,  inviando “sanzioni contro il regime siriano”.

Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti hanno presentato una bozza di risoluzione, in cui si condanna “l’uso di armi chimiche” e si chiede un’indagine completa da parte dell’Opac, che dovrà riferire sugli elementi raccolti dalla missione di controllo, compresi i dati dei voli militari del giorno dell’attacco, i nomi degli individui al comando di squadre ed elicotteri e l’accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche.

 

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