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Catania, rapine con la “spaccata”: 11 arrestati | Il VIDEO del blitz e le FOTO degli indagati

La polizia di Catania, su delega della Procura Distrettuale, ha tratto in arresto 11 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, furto aggravato e ricettazione.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di disarticolare “un gruppo criminale ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati ai danni di negozi di abbigliamento ed accessori con il metodo della c.d. “spaccata”, con l’effrazione delle vetrate esterne con l’utilizzo di “auto ariete” o tramite pesanti mazze da lavoro”.

In manette sono finiti Domenico Alessandro Messina, Antonino Castelli, Luciano Tudisco, Salvatore Concetto Vaccalluzzo, Mirko Termini, Santo Antonio Lorenzo Guzzardi, cui è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere. Ai domiciliari Santo Alessandro Trentuno, Antony Michael Platania, Giovanni Arena, Salvatore Manganaro e Agatino Francesco Grasso, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

Le indagini erano state avviate in seguito al furto perpetrato il 5 ottobre scorso ai danni del negozio di abbigliamento “ULTIMODA”, sito in corso Italia in Catania.  Attraverso la visione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza cittadino e da altri impianti privati, incrociate con l’analisi delle celle di aggancio delle utenze cellulari presenti sul luogo ed al momento dei furti, è stato possibile individuare alcuni soggetti, ritenuti responsabili dei delitti.

“Le successive attività di intercettazione telefonica e di analisi dei tabulati telefonici hanno consentito di accertare l’identità dei soggetti che, episodicamente o in modo stabile e permanente, avevano preso parte ai furti commessi con le medesime modalità nei giorni successivi, e di acquisire pertanto elementi di riscontro all’ipotesi investigativa circa l’esistenza di un sodalizio criminale specializzato nei furti con ‘spaccata’”, spiegano i militari. 

È stato possibile accertare le modalità esecutive e individuare gli autori anche dei furti consumati ai danni del negozio Luflà, commesso a Zafferana Etna il 14.10.2016, dell’ottica Angiolucci, commesso a Catania il 19.10.2016, del calzaturificio Mickey, commesso a San Giovanni La Punta il 28.10.20.16, del negozio “La Bottega Di Ennio”, commesso a Catania l’1.11.2016, del negozio di abbigliamento “Blu”, commesso a San Giovanni La Punta in data 5.11.2016.

“L’analogia delle modalità operative, la reiterazione, in un ristretto arco temporale, di numerosi reati commessi con lo stesso metodo, la frequenza e stabilità dei contatti telefonici fra gli indagati, spesso collegati in modalità teleconferenza e con utenze ‘dedicate’ per coordinarsi efficacemente durante la fase esecutiva dei reati, hanno evidentemente rivelato l’esistenza di un’associazione criminale ‘specializzata’ in tale tipologia di reati, articolata attraverso una precisa ripartizione di ruoli fra i vari sodali, con la predisposizione di compiti di vedetta e di controllo del territorio – normalmente affidata ai membri di maggiore spessore criminale – in supporto di coloro cui era affidata la esecuzione materiale dei furti”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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