La Camera dà l’ok al dl Minniti sull’immigrazione | Addio ai CIE, il decreto prevede l’apertura dei CPR

di Redazione

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La Camera dà l’ok al dl Minniti sull’immigrazione | Addio ai CIE, il decreto prevede l’apertura dei CPR

| mercoledì 12 Aprile 2017 - 15:00

L’Aula della Camera ha dato il suo “ok” al decreto legge sull’immigrazione firmato da Marco Minniti. Il testo aveva già incassato la fiducia posta dal Governo a Montecitorio, legge. I voti a favore sono stati 240, 176 i contrari, 12 gli astenuti. Il decreto prevede risposte più rapide per le richieste d’asilo e centri di rimpatrio moltiplicati sul territorio.

Il decreto prevede l’apertura di nuovi centri chiamati CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), che non avranno nulla a che vedere con i vecchi CIE (Centri di identificazione ed espulsione) e saranno monitorati quotidianamente da varie realtà e istituzioni umanitarie.

I nuovi centri ospiteranno al massimo 150 persone e passeranno dagli attuali 4 a 20, circa uno per ogni regione. In tutto si avrà un totale di 1.500-1.600 posti. Per quanto riguarda l’accesso ai Centri per i rimpatri, senza autorizzazione, si applicherà la medesima normativa prevista per gli istituti penitenziari.

Quanto alle richieste di asilo, il decreto prevede l’annullamento del secondo grado di giudizio in caso di negazione del diritto. Tra le novità c’è la semplificazione delle procedure delle notifiche dei provvedimenti delle forze di polizia ai migranti, la possibilità di iscriversi all’anagrafe solo con il permesso di soggiorno regolare.

Modifiche per i casi di irreperibilità. Le notificazioni degli atti delle Commissioni territoriali si perfezioneranno solo previo deposito, per 20 giorni, presso le questure. Sono state apportate, infine, limitate modifiche alle modalità di trascrizione della videoregistrazione del colloquio, mentre sull’istanza deciderà la Commissione territoriale.

Il dl punta a introdurre iter più snelli per i rimpatri costruendo un sistema di cooperazione con i paesi di provenienza attraverso accordi bilaterali, come già fatto con la Libia, il Niger, il Sudan o la Tunisia. Presso le Commissioni di merito per l’accoglimento della richiesta di asilo o protezione umanitaria, vengono istituite 26 Sezioni specializzate al posto delle 14 originariamente previste, tante quante le sedi di Corte d`Appello.

È prevista la possibilità per l’interessato di presentare istanza motivata per essere audito direttamente dal giudice e che la decisione sull’istanza venga presa in modo collegiale anziché monocratico (fermo restando la trattazione monocratica). Alle Sezioni, già competenti in materia di accertamento dello stato di apolidia, è stata, inoltre, attribuita la competenza in materia di accertamento dello stato di cittadinanza italiana.

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