Operazione congiunta dei carabinieri e della polizia contro la ‘Ndrangheta: 15 le persone arrestate. Si tratta di esponenti di primo piano della cosca ‘Condello’ che, agendo in sintonia con alcuni ‘rampolli’ della cosca ‘Tegano’, avevano assunto la gestione monopolistica dei servizi di buttafuori dei principali locali d’intrattenimento serale e notturno di Reggio Calabria.
È quanto emerso da un’inchiesta coordinata dalla Dda reggina. Le giovani leve della ‘ndrangheta vantavano la loro appartenenza agli storici clan del quartiere di Archi e con queste ‘credenziali si sarebbero proposti, secondo gli investigatori, come il gruppo dominante della scena serale e notturna della città, intimidendo o aggredendo chiunque non gli riconoscesse questo ruolo.
L’episodio più grave è stato registrato di fronte a un bar della periferia della città. Nella notte fra il 28 e il 29 agosto 2016, un 28enne è stato gambizzato mentre tornava a casa, dopo aver trascorso la serata in un noto lido della via Marina. All’interno dello stabilimento, qualche ora prima erano volate parole grosse e si era scatenata una rissa.
Oltre ai raid nei locali, il gruppo gestiva un giro di corse clandestine di cavalli, che spesso venivano fatti correre anche sulle strade cittadine. Si trattava di animali da competizione, dopati fino allo sfinimento.
L’operazione, denominata ‘Eracle’, è iniziata nel maggio del 2015. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni e addirittura di maltrattamento di animali; il tutto con l’aggravante del metodo mafioso.
I nomi degli arrestati: