L’atto formale di scioglimento del Parlamento britannico, in vista delle elezioni dell’8 giugno, è avvenuto. La premier britannica, Theresa May, è stata ricevuta, oggi, dalla regina a Buckingham Palace.
Con questo passaggio inizia ufficialmente la corsa alla presidenza, con la campagna elettorale che si baserà, quasi esclusivamente, sulla Brexit.
Oggi è anche arrivata l’accusa di Theresa May nei confronti dei leader e funzionari europei di aver rivolto ‘minacce’ sui negoziati per la Brexit con l’intento di “condizionare” le elezioni britanniche dell’8 giugno.
Theresa May, parlando a Downing Street di ritorno da Buckingham Palace, ha dichiarato che il voto dell’8 giugno è “per il futuro della Gran Bretagna” e per la “migliore Brexit possibile”. Ha poi aggiunto che “c’è chi non vuole a Bruxelles che i colloqui” per l’uscita dall’Europa “abbiano successo”.
La premier britannica ha insistito sul fatto che questa fase iniziale dimostra che i negoziati potranno essere “duri” e ha ribadito l’appello a un voto per lei e per il Partito Conservatore per rafforzare “la mano” britannica al tavolo della trattativa, presentando ancora una volta il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, come troppo debole e non abbastanza credibile per il compito.