La visita di Trump in Vaticano sarà cordiale | Ma le distanze fra i due leader sono grandi

di Giuseppe Citrolo

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La visita di Trump in Vaticano sarà cordiale | Ma le distanze fra i due leader sono grandi

| domenica 07 Maggio 2017 - 01:12

Il 24 maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà Papa Francesco a Roma, una tappa del suo primo viaggio all’estero, dopo aver visitato Israele e Arabia Saudita. Il Vaticano ha annunciato l’incontro il 4 maggio, aggiungendo che il presidente Usa incontrerà anche il cardinale segretario di stato Pietro Parolin. Parlando di questo viaggio, un alto funzionario dell’amministrazione Usa ha affermato che Trump avrebbe visitato Israele, l’Arabia Saudita e poi il Vaticano “per unire le tre grandi religioni monoteiste nella lotta contro l’intolleranza”.

Si sa che su molte questioni Trump e Bergoglio non la pensano allo stesso modo. Nel febbraio 2016, in piena campagna elettorale per le primarie repubblicane, ci fu anche una sorta di polemica fra i due. Poco prima del viaggio di Papa Francesco in Messico in quel mese, Trump lo attaccò come “una persona molto politica”, perché il Papa aveva intenzione di celebrare una grande messa all’aperto sul lato meridionale del confine fra Usa e Messico. Quando al Papa fu chiesta una risposta agli attacchi del candidato Usa durante la conferenza stampa sul volo di ritorno a Roma, Francesco mise in dubbio le credenziali cristiane di Trump, dicendo: ”Una persona che pensa solo a costruire muri e non a edificare ponti non è cristiana”. Polemiche subito “ricucite” da Trump con dichiarazioni concilianti.

La settimana scorsa, tornando dall’Egitto, Papa Francesco a chi gli chiedeva se avesse intenzione di incontrare Trump, ha risposto: ”Ricevo qualunque capo di Stato me lo chieda”. Fra i temi in cui sembra che tra Trump e Francesco ci sia molta distanza c’è quello della protezione dell’ambiente. Francesco ha fatto della protezione dell’ambiente un tema centrale del proprio papato, scrivendo un’enciclica nel 2015, ”Laudato sì”, che incentrata sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici causati dalle attività umane. Trump al contrario ha messo a capo della Environmental Protection Agency un funzionario che mette in dubbio il cambiamento climatico e ha firmato a marzo un executive order che annulla alcune misure prese da Obama per proteggere l’ambiente.

Anche sul tema dei migranti la distanza fra i due leader sembra grande: Bergoglio ha molto insistito, fin da quando è Papa, sul dovere dell’accoglienza; al contrario Trump ha cavalcato in campagna elettorale il razzismo contro i latinos e ha firmato un executive order che blocca l’immigrazione negli Usa da alcuni paesi a maggioranza islamica. In ogni caso, malgrado differenze e tensioni, l’incontro fra Bergoglio e Trump sarà probabilmente cordiale: il più autorevole leader religioso al mondo e il capo dell’unica superpotenza mondiale dovranno per forza trovare dei punti comuni su cui collaborare.

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