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Omicidio Piccolo, dopo 11 anni c’è la svolta | In manette tre esponenti del clan Belforte

Svolta improvvisa nelle indagini sull’omicidio di Angelo Piccolo, ucciso a Casoria (Napoli) il 14 marzo del 1996. La polizia di Caserta ha infatti arrestato 3 persone accusate del reato aggravato dalla finalità mafiosa in quanto commesso con l’obiettivo di favorire il clan camorristico dei Belforte.

I poliziotti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, che ha coordinato le indagini condotte dalla Mobile di Caserta. I 3 destinatari dell’ordinanza sono ritenuti esponenti di spicco del clan Belforte.

Si tratta di Domenico Belforte, 59 anni, già detenuto, Felice Napolitano, 53 anni, già detenuto, e Gennaro Buonanno, 67 anni, già agli arresti domiciliari. Le indagini, spiega il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, hanno ricevuto “un determinante impulso dalle dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia”, tra i quali Antonio Iovine.

Importanti anche le confessioni rese dal 2015 da Salvatore Belforte, esponente apicale dell’omonimo clan. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’omicidio sarebbe maturato nell’ambito della dura contrapposizione tra il clan Belforte, detto anche dei “Mazzacane“, e il clan Piccolo, detto dei “Quaqquaroni“, del quale la vittima era esponente apicale.

 

Fabrizio Messina

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Fabrizio Messina
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