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Divorzio, cambiano i criteri per calcolare l’assegno |Sentenza rivoluzionaria, via il ‘tenore di vita’

Una sentenza rivoluzionaria. Può essere definita così quella emessa dalla Cassazione in materia di assegno di mantenimento in caso di divorzio.

Sono stati stabiliti nuovi parametri; in particolare, “ha superato il precedente orientamento, che collegava la misura dell’assegno di mantenimento al parametro del ‘tenore di vita matrimoniale’, indicando come parametro di spettanza dell’assegno, avente natura ‘assistenziale’, la ‘indipendenza o autosufficienza economica’ dell’ex coniuge che lo richiede”.

Con il divorzio, scrivono i giudici, “il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale ma anche economico-patrimoniale, sicché ogni riferimento a tale rapporto finisce illegittimamente con il ripristinarlo, sia pure limitatamente alla dimensione economica del tenore di vita matrimoniale, in una indebita prospettiva di ultrattività del vincolo matrimoniale”.

“Se è accertato – si legge nella sentenza depositata oggi – che (il richiedente) è economicamente indipendente o effettivamente in grado di esserlo, non deve essergli riconosciuto tale diritto”.

I requisiti per valutare l’indipendenza economica di un ex coniuge sono il “possesso” di redditi e di patrimonio mobiliare e immobiliare, le “capacità e possibilità effettive” di lavoro personale e “la stabile disponibilità” di un’abitazione.

Potrebbe scomparire d’ora in poi, dunque, un principio cardine della legge sul divorzio.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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