Un piccolo paradiso sommerso da milioni di rifiuti sia in mare che sulle coste sabbiose. L’isola di Henderson si trova nel sud dell’oceano Pacifico ed è stata annessa alla colonia delle isole Pitcairn nel 1902. Sono 5 mila i chilometri che la separano dalla terraferma ma nonostante ciò l’azione distruttiva dell’uomo sul pianeta non l’ha risparmiata.
Infatti, nonostante l’isola sia abitata solo dalla fauna e dalla flora, si tratta di uno dei luoghi più contaminati del nostro pianeta. Gli scienziati, che sbarcano spesso a Henderson, hanno constatato che le spiagge dell’isola sono ricoperte da una media di 671 pezzi di plastica per metro quadrato, la più alta densità mai registrata. Stando allo studio effettuato dall’eco-tossicologa Jennifer Lavers della University of Tasmania dell’Australia, l’isola è ricoperta da 37,7 milioni di rifiuti in plastica, giunti da 24 Paesi.
“Quel che sta succedendo alla Henderson Island dice come non vi sia alcuna area del pianeta che si possa considerare così lontana dall’uomo al punto da non risentirne le ricadute” ha detto Lavers – Stando alle stime che ho potuto fare analizzando 5 siti dell’isola si può affermare che essa sia ricoperta da 17 tonnellate di plastica e che ogni giorno arrivano sull’isola una media di 3.570 pezzi di materiale plastico”.
Un video, pubblicato su Vimeo dalla biologa Alice Forrest e dal suo team, mostra la situazione in cui versa l’isola: oltre ai rifiuti, sulla spiaggia si trovano anche carcasse di animali, tra cui quella di una tartaruga marina. L’animale è morto dopo essere rimasto incastrato in un filo di nylon da pesca.
Henderson Island: Trashing Paradise from Alice Forrest on Vimeo.
