MANCHESTER, ORRORE AD UN CONCERTO | Un kamikaze si fa esplodere, 22 morti e 120 feriti | L’Isis rivendica, l’attentatore è Salman Abedi

di Redazione

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MANCHESTER, ORRORE AD UN CONCERTO | Un kamikaze si fa esplodere, 22 morti e 120 feriti | L’Isis rivendica, l’attentatore è Salman Abedi

| martedì 23 Maggio 2017 - 06:44

Terribile attentato nella notte in Inghilterra. Un’esplosione alla Manchester Arena, al termine del concerto della cantante americana Arianna Grande, ha provocato almeno 22 morti, tra i quali anche bambini, 59 feriti e 8 dispersi. Sono almeno 12 i bambini rimasti gravemente feriti nell’attacco.

La Bbc aggiunge che sono tutti sotto i 16 anni, mentre la più giovane vittima, finora identificata, avrebbe 8 anni, Saffie Rose Roussos di Leyland. La deflagrazione è avvenuta nella zona della biglietteria. Al momento non risultano italiani coinvolti nell’attentato. La Manchester Arena è la più grande arena indoor d’Europa, con una capienza di oltre 21mila posti: ieri sera era affollata soprattutto di giovani e giovanissimi.

La polizia ha confermato che si tratta di un attacco terroristico: “L’attentatore aveva con sé un ordigno rudimentale e si è fatto esplodere nel foyer”, ha spiegato il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins. Il capo della polizia di Manchester Ian Hokins ha confermato che l’attentatore si chiamava Salman Abedi, aveva 22 anni ed era noto alle autorità britanniche. Lo riferisce Sky News.

Secondo la Cnn, un uomo sarebbe stato identificato come il kamikaze responsabile della strage. La bomba utilizzata potrebbe avere avuto chiodi all’interno per causare molti più danni.

La polizia inglese, tramite Twitter, ha fatto sapere di aver arrestato un 23enne. “In relazione all’incidente alla Manchester arena, possiamo confermare che abbiamo arrestato un 23enne a South Manchester”, scrive la polizia. L’uomo è stato arrestato a Chorlton, una località a pochi chilometri a sud di Manchester, mentre si trovava vicino ad un supermercato della catena Morrisons.

La polizia armata, inoltre, sta conducendo due raid nel sud di Manchester, nelle zone di Whalley Range e Fallowfield. Ne dà notizia la polizia della città inglese, secondo cui è stata condotta anche una esplosione controllata a Fallowfield. Tutti i punti di accesso alle vie sono stati transennati dalle forze dell’ordine e i residenti vengono tenuti lontani dall’edificio circondato dagli agenti. Secondo i testimoni si tratta di alcune abitazioni costruite di recente e abitate da rifugiati.

La premier britannica, Theresa May, ha espresso cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime dell’esplosione, sottolineando che l’episodio viene indagato come “un orrendo attacco terroristico”. Il Partito conservatore della premier May ha annunciato la sospensione della campagna elettorale per la giornata di martedì e nella tarda mattinata di oggi ha parlato alla sua gente.

“È ritenuto probabile un altro attentato”, ha dichiarato. Per il premier britannico si è trattato di “un attacco codardo contro persone innocenti e giovani indifesi“. Inoltre, ha fatto presente che “molti feriti sono in condizioni disperate”. La polizia, ha sottolineato ancora la May, “conosce l’identità dell’attentatore, ma a questo punto delle indagini non possiamo rivelarla”.

Subito dopo l’attentato è stato convocato d’urgenza il Consiglio dei ministri e il comitato d’emergenza Cobra. Rinviati anche comizi e appuntamenti di altri partiti.

“Sono distrutta, dal profondo del mio cuore. Non ho parole”. Lo ha scritto la cantante americana, Ariana Grande, su Twitter.

La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Londra sono in stretto contatto con le autorità inglesi per verificare l’eventuale presenza di italiani e prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Regno Unito. Intanto, i “siti jihadisti festeggiano l’attentato di Manchester”. Lo scrive il Site, il sito che monitora l’estremismo e l’Isis sul web, che ha captato dei post, aggiungendo però che “nessuno ha ancora rivendicato la strage”.

E le prime rappresaglie non si sono fatte attendere. Una moschea a Oldham, nella cintura urbana di Manchester, è stata attaccata da ignoti che hanno dato fuoco alla porta. Si tratterebbe di una vendetta. Secondo l’imam della moschea, Mohammad Saddiq “è una possibile ritorsione per quanto accaduto la scorsa notte, anche se non lo possiamo confermare”.

Immagine dal web

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