Moody’s taglia il rating della Cina ad “A1” da “Aa3” | Decisivi i timori sul rallentamento della crescita

di Redazione

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Moody’s taglia il rating della Cina ad “A1” da “Aa3” | Decisivi i timori sul rallentamento della crescita

| mercoledì 24 Maggio 2017 - 10:00

I timori sul rallentamento della crescita economica della Cina e sul relativo aumento del debito governativo proiettato verso il 40% del Pil per il 2018, hanno spingo Moody’s a tagliare ad ‘A1’ da ‘Aa3’ il rating di Pechino.

L’agenzia di valutazione, in una nota, ha comunicato di aver anche modificato l’outlook da ‘negativo’ a ‘stabile’.  La mossa di Mooody’s rimarca le sfide della leadership cinese tra la necessitò di sostenere la crescita con l’intervento pubblico e di scongiurare “un rialzo materiale” del debito, a fronte di riforme il cui primo effetto sarà più di rallentare che di accelerare il passo dell’economia.

“Moody’s si aspetta che l’ampio indebitamento nell’economia cresca ulteriormente nei prossimi anni. Il pianificato programma di riforme è probabile che rallenti ma non scongiuri la salita del debito“, osserva l’agenzia nella nota. “L’importanza data dalle autorità al mantenimento di una crescita robusta sarà rimarcata da sostenibili politiche di stimolo, di fronte all’ aumento degli impedimenti strutturali al raggiungimento degli attuali target di crescita. Questi stimoli contribuiranno ad innalzare il debito nell’economia nel suo insieme”.

La crescita, nelle previsioni, resterà relativamente alta, con quella potenziale in caduta nei prossimi anni. Moody’s ha anche osservato che il deficit del budget del governo s’è mantenuto al nel 2016 al passo “moderato” del 3% del Pil, contro aspettative del debito governativo destinato a portarsi verso il 40% del Pil entro il 2018 e al 45% per la fine del decennio.

Stesso trend, al rialzo, è atteso per forme di indebitamento come prestiti bancari e bond emessi dai governi locali e le imprese a controllo statale (Soe), senza tralasciare le famiglie e società non finanziarie. Nel complesso, il cambio dell’outlook da negativo a stabile riflette un mix equilibrato di rischi, con riserve valutarie poco sopra i 3.000 miliardi di dollari.

Il taglio di Moody’s è il primo taglio degli ultimi 25 anni fatto da un’agenzia di valutazione sull’economia cinese, chiudendo un lungo periodo segnato da una crescita impetuosa e dall’uscita dalla soglia di povertà per oltre 600 milioni di persone. Il downgrade di oggi corrisponde al primo cambio di giudizio (verso l’alto o verso il basso) sul Dragone espresso negli ultimi sette anni da una delle ‘Big three‘ agenzie di rating internazionale: S&P’s, Moody’s e Fitch.

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