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G7, Taormina: apertura USA sul protezionismo | Ma sull’accordo di Parigi sul clima c’è distanza

Seconda e ultima giornata di lavori al G7 di Taormina, dove ieri si è raggiunto un primo accordo sulla lotta al terrorismo mentre rimane in stallo la questione sul clima e sul rispetto degli accordi di Parigi, con gli Stati Uniti in posizione fortemente critica, mentre gli altri sei stati chiedono l’applicazione e il rispetto dei Trattati.

>G7 TAORMINA: ACCORDO SULLA LOTTA AL TERRORISMO

Una giornata in cui si è raggiunta un’intesa di massima sul tema del protezionismo (grazie ad un’apertura degli Stati Uniti), ma in cui si registra l’ennesimo muro di Trump sul tema del clima: “Prenderò la mia decisione sull’Accordo di Parigi sul clima la prossima settimana!”, ha scritto su Twitter.

Nel negoziato al G7 sul cambiamento climatico “l’intera discussione è stata difficile e molto insoddisfacente“, ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel, spiegando che a fronte dei sei Paesi che sottoscrivono l’accordo di Parigi “non ci sono segnali sulla volontà o meno degli Stati Uniti di rispettare l’intesa“. La mancanza di progressi su questo “significa che non c’è base comune su un importante accordo internazionale”, ha aggiunto.

“Gli Usa sono nel processo di revisione delle loro politiche sul cambiamento climatico e sull’accordo di Parigi e non sono nelle condizioni di unirsi agli altri partner su questo. Prendendone atto, i leader di Canada, Italia, Francia, Germania, Gb , Giappone e i rappresentanti Ue riaffermano il loro forte impegno per una rapida applicazione dell’accordo di Parigi”. Lo si legge nella dichiarazione finale del G7.

La Corea del Nord rappresenta “una priorità nell’agenda internazionale e pone una minaccia seria alla pace e alla stabilità internazionale”. “Condannando con forza i test e il lancio dei missili della Corea del Nord, siamo pronti a inasprire le sanzioni contro Pyongyang”, si legge ancora nella nota.

“Confermiamo il nostro impegno a mantenere aperti i nostri mercati e a combattere il protezionismo e siamo contro tutte le pratiche scorrette del commercio“. Lo scrivono i leader del G7 nel comunicato finale del vertice. Il G7 reitera la condanna per “l’annessione illegale” della penisola di Crimea e, per quanto riguarda la crisi ucraina, si dice pronto a prendere “ulteriori misure restrittive” nei confronti della Russia se le azioni di Mosca dovessero richiederlo

La ripresa c’è ma resta moderata con il Pil ancora sotto il suo potenziale in molti Paesi: “La nostra priorità principale è sostenere la crescita, garantire adeguati livelli di vita e occupazione. C’è l’impegno ad usare qualsiasi leva – monetaria, fiscale e strutturale – per sostenere una crescita forte, sostenibile, bilanciata ed inclusiva”.

Gentiloni ha preso la parola in conferenza stampa: “Credo che il risultato più importante possa essere definito l’impegno comune sul terrorismo – spiega – Abbiamo discusso molto su commercio internazionale e clima. Sul primo ci sono stati passi avanti significativi”. Buona parte della discussione è stata dedicata all’Africa, “un focus cui l’Italia teneva particolarmente” e “uno dei segni del G7 di Taormina. La sfida dell’Africa, cui abbiamo voluto dedicare grandissimo rilievo, ha trovato interesse da parte di tutti i leader, a partire da Donald Trump”.

Sul clima “abbiamo preso atto che mentre sei leader su sette confermano gli impegni sull’accordo di Parigi, gli Stati Uniti sono ancora in fase di revisione della loro politica. Mi auguro che questa fase si concluda presto e bene”, ha affermato ancora il premier Gentiloni.

A Taormina i sette Grandi hanno “adottato una road map per la parità di genere, che sarà ripresa e rilanciata qui per la prima volta dal G7 per i diritti delle donne”. Gentiloni ha quindi annunciato il lancio di un progetto di “innovazione e formazione professionale” per i giovani imprenditori africani.

Il presidente statunitense Donald Trump, al termine dei lavori, non ha parlato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa, ma lascerà direttamente Taormina.

“Abbiamo avuto discussioni molto dure sul commercio. Penso che abbiamo trovato una soluzione ragionevole. Ci impegniamo a un sistema basato sulle regole. E vogliamo far sì che il Wto abbia successo”, ha detto la cancelliera Angela Merkel descrivendo il negoziato al G7 sul commercio estero e i surplus commerciali. “Insieme manterremo i nostri mercati aperti rifiutando il protezionismo, ma anche le pratiche commerciali scorrette Trump, che ha postato su Twitter le proprie impressioni sui lavori di Taormina, è atteso invece alla base militare di Sigonella, dove nel pomeriggio terrà un discorso alle truppe americane. Al termine della giornata il presidente si imbarcherà sull’Air Force One per tornare negli Stati Uniti.

Ad aprire i lavori odierni, è stato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dando il benvenuto alle delegazioni africane invitate ai lavori: “Già Taormina e la Sicilia dicono quanto è importante per noi il rapporto con l’Africa, ci troviamo nel cuore del Mediterraneo e oggi la discussione con l’Africa si concentra sull’esigenza di partnership a tutto campo tra G7, organismi internazionali e paesi africani con l’obiettivo d’innovazione e sviluppo del capitale umano”.

A discutere assieme ai leader del G7 sui temi delle grandi migrazioni c’erano i leader di Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia, i rappresentanti di Unione africana, Banca africana per lo sviluppo, Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo e Banca mondiale.

È partita alle ore 15 a Giardini Naxos, il corteo di protesta “No G7”. Come da copione, manifestanti e polizia sono entrati in contatto a Giardini Naxos dopo che il  corteo non si è fermato dove era prevista la conclusione del percorso.

“Non siamo noi gli invasori – dicono – siamo quelli che vivono e lottano ogni giorno per questa terra. Sono loro che se ne devono andare”.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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