“La coalizione non cerca di combattere il regime siriano o le forze filoregime, ma è pronta a difendersi se forze filoregime si rifiutano di lasciare la zona di deconflitto“. Questo il comunicato diffuso dalla coalizione a guida Usa presente in Siria per combattere l’avanzata dell’Isis.
Dopo l’attacco alle forze pro-regime che avevano oltrepassato la zona di demarcazione nei pressi di una base, la coalizione ha spiegato che “nonostante i precedenti avvertimenti, le milizie sono entrate in una zone di de-escalation con artiglieria, tank e veicoli armati e più di 60 uomini che puntavano a minacciare la coalizione e i partner di At Tanf”.
Militari americani e britannici addestrano ad al Tanaf forze siriane locali destinate a battersi contro lo Stato Islamico. Secondo la coalizione, le forze bombardate erano molto avanzate nella “zona di deconflitto” di 55 chilometri intorno ad al Tanaf, dove ogni intrusione è considerata una minaccia.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato informato sull’azione in Siria. Lo ha confermato il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer.