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Autismo, si potrà predire con risonanza anche a 6 mesi di vita

Una ricerca pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine ha stabilito che se un bebè soffrirà di autismo lo si potrà predire con una risonanza della testa già a sei mesi di vita, anni prima che la malattia faccia il suo esordio e che il bambino presenti sintomi, che in genere non compaiono prima dei due anni.

Già a sei mesi, infatti, i bambini destinati ad ammalarsi presentano differenze nelle connessioni tra le diverse aree cerebrali rispetto a bimbi che non si ammaleranno. Un gruppo di scienziati dell’Università della Carolina del Nord ha messo a segno una serie di studi che dimostra appunto come piccole differenze anatomiche, strutturali e funzionali del cervello consentono di capire già nel neonato se negli anni a venire si ammalerà di autismo.

Gli scienziati sperano di creare un test multiplo basato sia sulla risonanza, sia su altri esami da somministrare a bebè a rischio (perché provenienti da famiglie in cui vi sono casi di autismo) per capire se avranno o meno il disturbo in futuro.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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