Grenfell Tower, urla contro la May: “Vergognati” | La folla irrompe dentro il municipio, un arresto

di Redazione

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Grenfell Tower, urla contro la May: “Vergognati” | La folla irrompe dentro il municipio, un arresto

| venerdì 16 Giugno 2017 - 14:30

Sale la tensione nel tardo pomeriggio davanti al municipio di Kensington e Chelsea dove decine di persone stanno protestando dopo l’incendio alla Grenfell Tower, chiedendo notizie sulle vittime. Pare che una gruppo abbia fatto pure irruzione all’interno e secondo alcune fonte ci sarebbe almeno un arresto. Sul posto, sono arrivati diversi agenti di polizia per calmare la situazione che rischia di degenerare, in particolare quando escono dall’edificio i dipendenti del municipio.

La premier Theresa May è stata fortemente contestata mentre era in visita in un centro di accoglienza per i superstiti nella tragedia della Grenfell Tower. “Vergognati, codarda”, hanno iniziato a urlarle contro. Il primo ministro è rimasto per poco alla St. Clement’s Church e ha lasciato il centro ricavato nei locali della chiesa mentre la folla inveiva contro di lei. Il governo britannico intanto ha promesso un primo stanziamento da 5 milioni di sterline per le persone colpite dal rogo.

Prosegue nel frattempo la conta delle vittime del rogo: al momento il bilancio parla di trenta morti, 76 dispersi e 24 feriti ricoverati in ospedale, 12 gravi. A comunicare le ultime cifre è la polizia britannica, che ha anche affermato che le fiamme sono state completamente spente. Secondo i media britannici invece, i morti sarebbe già saliti almeno a 70.

Momenti drammatici, dunque, testimoniati dai dettagli emersi sull’ultima, struggente chiamata di Gloria Trevisan ai propri genitori: “Sto per andare in cielo e da lassù vi aiuterò. Grazie per quello che avete fatto per me”. La giovane padovana è ancora dispersa con il fidanzato Marco Gottardi nel rogo di Londra.

“Stavano dando un addio. Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siano ancora vivi”, ha spiegato l’avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia Trevisan. “Con il passare delle ore le nostre speranze, già ridotte al lumicino, stanno diminuendo, ma fino a che non ci diranno di aver ritrovato i nostri ragazzi continuiamo a credere nel miracolo”, aveva detto Giannino Gottardi, papà di Marco.

Le ultime parole di addio di Marco non sono state volutamente rese note, ma il papà ci tiene a sottolineare: “Marco è stato straordinario e infondeva tranquillità a tutti. Quando la linea è caduta abbiamo capito che la situazione era precipitata e siamo stati colti dalla disperazione. Conserverò per sempre il ricordo delle ultime parole che ci ha dedicato”.

Secondo il Times, inoltre, il rivestimento finito sotto accusa nell’incendio della Grenfell Tower era stato vietato negli Usa per l’utilizzo negli edifici alti a causa del loro rischio di infiammabilità. Questa versione più economica dei pannelli viene quindi scelta per piccole strutture commerciali e non per condomini o ospedali.

Foto da Twitter.

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