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Parigi, auto contro un furgone della polizia | L’attentatore aveva con sé 9mila munizioni

Ancora paura a Parigi, questa volta nella zona degli Champs Elysées, dove un uomo, alla guida di un’auto, si è diretto volontariamente contro un furgone della polizia.

LA DINAMICA – L’automobilista, bloccato e subito arrestato, è morto: l’auto era andata a fuoco nell’impatto. A bordo del veicolo c’erano alcune bombole di gas, che hanno provocato l’esplosione. A dare la conferma del decesso è il ministro dell’Interno, Gerard Collomb che precisa: “Sembra che sia stato un atto deliberato”.

NESSUN FERITO – Lo schianto è avvenuto all’altezza della fermata della metropolitana Franklin Roosevelt e per fortuna non ci sono feriti. L’azione, che si è conclusa davanti al commissariato dell’VIII arrondissement, si è svolta a poche centinaia di metri dall’Eliseo, dove questa sera il presidente Emmanuel Macron riceverà per una cena ufficiale il re di Giordania, Abdallah II. Fonti del ministero del’lInterno dicono che si tratta di un “atto terroristico”.

L’ATTENTATORE – L’uomo che era alla guida si chiamava Adan Lofti Djaziri, ed era nato nel 1985 ad Argenteuil (Val-d’Oise). Era schedato con la lettera “S”, sigla riservata per i sospetti radicalizzati. Era noto ai servizi tunisini che lo avevano segnalato agli omologhi francesi nel 2013. L’uomo aveva con sé “9mila munizioni” a bordo della sua auto Renault Megane, rivela France Info. Nella sua casa è stato inoltre trovato un vero e proprio arsenale tra cui barili di polveri.

FAMILIARI IN FERMO – Quattro familiari dell’autore del tentativo di attentato sono stati posti in stato di fermo nelle ultime ore. La polizia ha fermato l’ex moglie di Adam Lotfi Djaziri, il fratello e la cognata sono stati fermati ieri sera durante le perquisizioni nella casa dell’attentatore, nella banlieue di Parigi. Il padre del trentunenne, radicalizzato, è stato arrestato più tardi in casa sua.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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