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Ad Amburgo inizia il G20, scontri in piazza | Feriti 196 agenti e 70 manifestanti fermati

Violenti scontri all’apertura del G20 di Amburgo. Il bilancio parla di 196 agenti e almeno 70 manifestanti fermati. La polizia ha usato i cannoni ad acqua per disperdere i dimostranti. Secondo gli organizzatori, in piazza con lo slogan di “Welcome to hell” sono scese circa 12mila persone, tra cui anche alcuni black bloc con il volto coperto.

Secondo la Bild parla ci sarebbero diversi dimostranti in stato di fermo. Il corteo è stato sospeso dopo che un portavoce della polizia è stato aggredito dai dimostranti ed è poi stato messo in salvo. La zona è presidiata da agenti in tenuta antisommossa e mezzi corazzati delle forze dell’ordine.

La polizia ha precisato di avere ripetutamente chiesto ad un gruppo di dimostranti anticapitalisti di togliersi le maschere senza però riuscirci e di aver quindi deciso di separare il gruppo in questione dalle altre migliaia di dimostranti con gli idranti. Ma ad Amburgo sono intanto iniziati i colloqui tra i potenti.

Angela Merkel ha fatto il punto in conferenza stampa alla fine della prima giornata: “Sul commercio le discussioni sono difficili, non voglio girarci attorno. Gli sherpa hanno ancora molto lavoro“. Quanto al dossier sul clima, “è noto che la maggior parte si sia riconosciuta nell’accordo di Parigi. Sarà interessante vedere come sabato formuleremo il comunicato, rendendo chiaro che in questo campo ci sono ovviamente diverse opinioni, perché gli Stati Uniti vogliono purtroppo uscire dall’accordo. Le soluzioni sono possibili solo se si accetta di arrivare a dei compromessi e di chiamare per nome le divergenze”.

Unione, invece, sul terrorismo: nel comunicato i Paesi si impegnano a combatterne le fonti di finanziamento. Ci si è concentrati sulle enormi potenzialità che la rete offre alle organizzazioni terroristiche, e sulla necessità di arrivare a una cancellazione veloce delle informazioni che servono ai terroristi.

Un “bilaterale” nel G20. Usa e Russia hanno infatti raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nel sudovest della Siria. La Giordania e Israele, due alleati storici di Washington, sostengono l’intesa. La tregua entrerà in vigore a partire dal 9 luglio alle ore 12 di Damasco nell’area di Daraa e Quneitra.

Angela Merkel e Donald Trump si erano già incontrati giovedì sera. Lo ha spiegato il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert: “Hanno parlato per circa un’ora di alcuni temi del G20, e anche di nodi di politica internazionale come la Corea del Nord, la situazione in Medio Oriente e il conflitto nell’Ucraina orientale”. Al colloquio hanno partecipato i rispettivi ministri degli Esteri, la figlia di Trump, Ivanka, il marito, il ministro dell’Economia degli Usa Steve Mnuchin e l’esperto economico della Casa bianca, Gary Cohn.

Angelica Serrai

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