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Sesso orale, aumentano i casi di gonorrea resistenti agli antibiotici: l’allarme dell’Oms

A volte le cure non bastano e bisogna armarsi di santa pazienza e un pizzico di costanza. Si moltiplicano infatti i casi di gonorrea, sempre più forti e resistenti agli antibiotici: ogni anno si stima che 78 milioni di persone vengano colpite dalla gonorrea. È questo l’allarme dell’Organizzazione mondiale della sanità, che su ‘Plos Medicine’ fa il punto sul fenomeno con una ricerca.

Il 97% dei casi, in base a dati relativi al periodo 2009-2014 e provenienti da 77 Paesi, è resistente alla ciprofloxacina, l’antibiotico più economico e diffuso contro la gonorrea, seguita dall’azitromicina e dalle cefalosporine.

“Questi casi possono essere solo la punta dell’iceberg, perché il sistema che rileva le infezioni multi-resistenti non è implementato nei Paesi a basso reddito, che sono quelli dove l’infezione è più comune – spiega Teodora Wi, esperta dell’Oms – Il batterio che causa la gonorrea è particolarmente intelligente. Ogni volta che usiamo una nuova classe di antibiotici per trattare l’infezione, i batteri evolvono per resistere a questi medicinali”.

Ma cosa è la gonorrea? Si tratta di una malattia, provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, che si trasmette sessualmente tramite rapporti non protetti. Il contagio avviene tramite rapporti vaginali, orali e anali con un partner infetto. La gonorrea spesso non ha sintomi e colpisce sia uomini che donne: mentre nelle donne asintomatica, negli uomini provoca bruciore durante l’orinazione e perdite di colore bianco dal pene, causando anche gonfiore ai testicoli.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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