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Mafia, ventisei anni veniva ucciso Libero Grassi | Grasso: “Lui un esempio da imitare per tutti”

Alle 7.45 di 26 anni fa, Libero Grassi, imprenditore palermitano simbolo della lotta al racket del pizzo, pagava con il massimo sacrificio il suo impegno contro la mafia. A commemorarlo questa mattina è stato il presidente del Senato Pietro Grasso alla presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il vicesindaco Sergio Marino e l’assessora Giovanna Marano, il senatore Giuseppe Lumia, l’assessore Antonello Cracolici, in rappresentanza della Regione e Giuseppe Lupo in rappresentanza dell’Ars.

L’imprenditore venne massacrato a colpi di pistola dai killer di Cosa nostra in via Vittorio Alfieri a Palermo, a pochi passi dalla sua abitazione. Alla cerimonia di commemorazione erano presenti i figli dell’imprenditore, Alice e Davide, ma anche il giovane nipote Alfredo che ha riattaccato, come accade ogni anno, il manifesto di carta per ricordare Libero Grassi. La commemorazione è proseguita al Bar Aurora in via Buonriposo a Palermo dove si è tenuta una colazione di consumo critico e solidarietà al titolare che ha denunciato il pizzo.

Alle 13.30, una mini-regata in barca a vela è partita dalla Cala per approdare al Teatro del Sole di Acqua dei Corsari, intitolato all’imprenditore antiracket. A bordo i ragazzi coinvolti in un progetto di vela per l’inclusione sociale, organizzato da Lega navale, Addiopizzo e Comune di Palermo. Mentre alle 17.30 dal Nautoscopio è invece partita una pedalata sempre alla volta del Teatro.

“È importante continuare a ricordare Libero Grassi per quello che ha rappresentato, non solo per essersi ribellato al pizzo ma, soprattutto, per avere fatto una campagna contro chi pagava il pizzo. Questa è stata la cosa che più ha infastidito Cosa nostra, perché Grassi stava diffondendo tanti proseliti nella sua denuncia“, ha detto il Presidente del Senato Pietro Grasso a margine della commemorazione.

Grasso poi spiega: “Ecco il motivo per il quale lo dobbiamo ricordare sempre di più e considerarlo un esempio da imitare. Il fenomeno del racket del pizzo non è scomparso e le denunce delle vittime sono diminuite. Bisogna analizzare se le denunce sono diminuite perché il fenomeno è in calo, e noi lo spereremmo, ma c’è anche l’ipotesi che ci si adegua sempre di più a questa situazione che non assume più le caratteristiche di violenza e pressione del passato“.

“Come se si volesse agire in uno stato di silenzio – dice ancora Grasso – di non fare parlare del fenomeno per cercare di riprendere le fila di questo fenomeno. Non si assiste più ad attentati incendiari, lo stesso metodo dell’attak non è più usato come una volta“.

Un ricordo arriva anche dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “La città di Palermo oggi si riunisce per ricordare un grande uomo che voleva affermare il diritto di essere imprenditore in terra di mafia, diritto che gli è stato barbaramente negato dalla violenza, dal silenzio e dall’omertà in un tempo in cui la mafia aveva ancora il volto delle istituzioni”.

“Oggi sicuramente quel tempo è alle nostre spalle – ha concluso Orlando – e anche se la mafia esiste ancora, non ha più il volto delle istituzioni e gli imprenditori onesti non vengono più lasciati soli. Il recupero del grande e splendido parco a lui dedicato ad Acqua dei Corsari è un modo per ricordare Libero Grassi e anche le bellezze di questa terra, libere finalmente dall’ipoteca mafiosa“.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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