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Rimini, la vittima dello stupro vuole giustizia | “Le belve paghino per quello che hanno fatto”

Non cerca vendetta, ma solo giustizia la giovane polacca stuprata da quattro maghrebini su una spiaggia di Rimini: “Voglio solo voltare pagina, tornare alla normalità, al mio lavoro, alla mia vita quotidiana”. L’auspicio della vittima è che la polizia arresti i responsabili della violenza cosicché “quelle belve” possano pagare “per quello che hanno fatto”.

La ragazza, ricoverata assieme al compagno all’ospedale “Infermi” di Rimini, si sarebbe aperta con medici e infermieri spiegando che le parole del vice ministro della Giustizia polacco, Patryk Jaki, che chiedeva “pena di morte e tortura per le bestie di Rimini” sono solo “le solite strumentalizzazioni politiche“. La giovane, secondo Repubblica, cerca solo giustizia.

I due ragazzi hanno anche spiegato che vorrebbero tornare a Rimini: “Ci piacerebbe passarci un weekend, magari non subito ma tra qualche mese. Stavamo passando una vacanza meravigliosa, poi…”. Un desiderio che testimonia la voglia di dimenticare l’orrore di quella sera per tornare a godere della costa riminese.

Nel frattempo proseguono le indagini. Il trans peruviano aggredito dopo la violenza alla turista polacca ha infatti riconosciuto i quattro componenti del branco tra la quindicina di sospetti. La polizia aveva stilato un elenco dei possibili membri del gruppo. Il cerchio si stringe quindi sempre di più.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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