Malaria, autopsia conferma la morte di Sofia| ASL Trento: “No ago infetto, nessun errore”

di Redazione

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Malaria, autopsia conferma la morte di Sofia| ASL Trento: “No ago infetto, nessun errore”

| giovedì 07 Settembre 2017 - 13:42

Encefalopatite malarica, questa è la causa della morte della piccola Sofia, confermata dall’autopsia effettuata oggi. La bambina di 4 anni è morta lunedì scorso nell’ospedale di Brescia. dopo aver contratto la Malaria in Italia. Non si scarta l’ipotesi di una trasmissione attraverso una puntura di zanzara infetta con il Plasmodium falciparum, generalmente trasmesso dalla zanzara Anopheles. ” L’ipotesi è quella che ci sia stata una puntura da zanzara: il plasmodio è il falciparum, ma questo non significa che sia identico, perché ci sono varie famiglie”, ha detto Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di Sanità.

“Se ci dovesse essere perfetta sovrapponibilità – ha sottolineato Ricciardi –  si aprirebbe lo scenario di un incidente ospedaliero” .  L’Asl di Trento, intanto, rigetta l’ipotesi di un ago infetto: “Non sono stati fatti errori procedurali e il materiale usato è monouso”, ha detto il Direttore Generale Paolo Bordon.

“Al momento della dimissione della piccola Sofia (ricoverata a Portogruaro a Ferragosto, ndr.), non era presente alcun sintomo riconducibile a malaria o ad altre malattie infettive e sul litorale, nello specifico a Bibione, non è presente la specie di zanzara che può trasmettere la malaria”., ha confermato Carlo Bramezza,direttore generale dell’Aulss 4.

Affranto il nonno della piccola: “Penso con affetto alle bambine africane che hanno incontrato mia nipote al S. Chiara. Sarebbe imperdonabile se ora venissero isolate dai loro amici, oppure a scuola. La famiglia è convinta che tutti hanno fatto il massimo. Siamo riconoscenti, anche per il calore che sentiamo. Il mondo però ci è improvvisamente crollato addosso”.

 

La bambina non aveva viaggiato in paesi tropicali o aree a rischio ed era stata ricoverata in ospedale dopo una breve vacanza a Bibione con la famiglia: potrebbe aver contratto lo stesso parassita di due pazienti (poi guariti e dimessi), il Plasmodium falciparum, trasmesso dalla zanzara Anopheles.

Presso il santa Chiara di Trento, nello stesso periodo del primo ricovero della piccola Sofia, erano ricoverati due bambini di ritorno dal Burkina Faso (di 4 e 11 anni), ricoverati in pediatria, mentre nel reparto degli adulti si trovavano anche la la mamma e un fratello adolescente.

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