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Kelly, Birk, Jackie, non solo principesse FOTO

Borse con nomi propri, dalla vita lunga decenni che vanno al di là dei confini del proprio tempo.
Non tutte le borse sono soltanto semplici accessori dove riporre il portafoglio, il cellulare o le chiavi della macchina.
Alcune sono diventate vere e proprie icone e conservano il dono dell’eterna giovinezza.
Legate alla storia della moda e del costume, accostate a nomi celebri di donne, ispiratrici che indossandole le hanno portate alla notorietà.
Donne rimaste immortali nell’immaginario collettivo, come le creazioni di moda ad esse legate.
Rievocando queste meravigliose muse,voglio raccontarvi alcune IT BAG a loro intitolate, tra borse storiche e altre più recenti.
Creata negli anni 30’ da Robert Dumas ispirato dal mondo dell’equitazione, il primo prototipo di KELLY doveva contenere una sella o stivali.
La KELLY esisteva già prima che acquistasse enorme popolarità grazie alla star del cinema Grace Kelly.
Da un look decisamente sobrio che contrastava la tendenza del decorativismo dell’epoca, solo nel tempo, la borsa si è trasformata nell’elegante versione houte couture che conosciamo oggi.
Fu uno scatto “paparazzato” che ritraeva l’ormai principessa Grace mentre scendeva dall’auto, che portò l’accessorio sotto i riflettori.
Quel giorno del 1956 la principessa di Monaco tentava di nascondere la sua gravidanza coprendo la pancia con la borsa.
Lo scatto rubato fini’ sulla copertina di Life, facendo così il giro del mondo.
Era nata una star!
Grace ricevette la borsa nel 1954 per usarla nel film di Hitchcock, ‘Caccia al ladro’, e se innamoro’ all’istante, tanto da ordinarne una mezza dozzina di differenti colori.
Da allora la borsa venne chiamata KELLY BAG, venne ufficialmente chiamata così solo nel 1977.
Ogni borsa KELLY è un pezzo unico, occorrono circa 25 ore per realizzare un pezzo, e 2600 cuciture realizzate interamente a mano da un artigiano.
Il record per la KELLY più costosa è detenuto dalla HERMÉS MATTE GERANIUM POROSUS CROCODILE&PELLE TOGO NERA SELLIER con piedini di 32cm, venduta all’asta per 125.000 dollari.
La KELLY con cui venne fotografata Grace nel 56’ si trova al Victoria and Albert Museum di Londra.
KELLY protagonista di film, ha recitato un ruolo chiave nel film ‘ Le Divorce – Americano a Parigi’, con Kate Hudston ed Emma Watson: sarà il regalo che cambierà tutto…Hermès ha prestato la KELLY bag da 10.000 dollari alla regia di James Ivory direttamente dal suo Show Room di Parigi.
Una borsa KELLY per una donna è come un auto di lusso per gli uomini “non sarà mai fuori moda”.
Restando sempre in famiglia Hermès, questo è forse il caso in cui una borsa è più famosa della sua musa ispiratrice.
Probabilmente ad oggi la borsa più famosa al mondo, la BIRKIN.
Icona del lusso, venne creata negli anni 80’ per l’attrice e cantante Jane Birkin.
Nel 1984 l’attrice racconta che durante un viaggio in aereo da Parigi a Londra, dove viaggiava accanto a Jean-Luis Dumas lo stilista di Hermès, cadde dalla sua borsa Hermès una moltitudine di oggetti e fogli con appunti.
Dumas raccolse la borsa e gliela restituì qualche settimana dopo, con l’aggiunta di una tasca (che da allora divenne standard all’interno della borsa), la Birkin raccontò a Dumas la difficoltà di trovare una borsa per il week-end che fosse allo stesso tempo femminile e comoda.
In base alla descrizione del suo ideale di borsa, Dumas ne realizzò un prototipo e gliela fece recapitare a casa.
Dal regista Andrew Litvack è stata raccontata una versione più pungente.
Egli racconto’ che nel 1981, Jane venne chiamata da Hermès per il primo prototipo, e mentre l’attrice stava per andarsene con la borsa, e le dissero che stava dimenticando qualcosa.  La Birkin, imbarazzata , si rese conto che volevano fargliela pagare.
Dopo l’episodio racconta Litvack, Jane venne rimborsata e da allora riceve il 10% di sconto da Hermès.
La borsa originale di Jane Birkin è stata messa all’asta nell’Aprile del 2011 per raccogliere fondi per le vittime del terremoto del Tōhoku.
La BIRKIN BAG ha avuto grande notorietà nella cultura di massa con ampi riferimenti nella serie TV Sex and The city, si dice che l’ex Spice Girl Victoria Beckham ne possiede una vasta collezione, per un valore di 1.500.000 sterline.
KELLY e BIRKIN sono estremamente famose, forse per i meno attenti un po’ si assomigliano, ma non è difficile distinguerle una volte imparate le loro differenze.
La KELLY è la più vecchia, è una TOP HANDLE BAG significa che ha un solo manico, ma si può portare anche con una tracolla removibile.
La BIRKIN è invece una TOTE BAG, significa che ha due manici ed è concepita per essere portata nella piega del braccio.
La KELLY è stata progettata come borsa di lusso per essere indossata dalle “principesse”, per questo più elegante, mentre la BIRKIN è più una borsa alla moda per tutti i giorni.
La KELLY richiede che la falda sia chiusa mentre la BIRKIN è fashion aperta, più spaziosa è più capiente.
 COSTANCE nasce negli anni 50’, borsa di forma leggermente trapezoidale con bordi arrotondati e fibbia.
Ma è solo negli anni 60’, con il frequente utilizzo di Jacqueline Kennedy, che la Maison Gucci ha scelto di ribattezzarla orgogliosamente JACKIE O.
Jackie considerata una delle donne meglio vestite dell’epoca, una vera “guru” in fatto di moda e classe e un modello da imitare.
Non è quindi una sorpresa che la JACKIE O divenne in breve tempo un accessorio di successo.
Modello più iconico del marchio GUCCI, la borsa Jackie O occupa un posto speciale nella storia della Maison.
La JACKIE O non è semplicemente una borsa, ma una vera istituzione.
Un classico immediatamente riconoscibile, con bordi arrotondati e chiusura a pressione.
Accessorio perfetto per una donna dinamica, che lavora, che ha bisogno di comodità e praticità senza rinunciare alla classe  e al glam.
Attualmente occupa un posto d’onore al Museo Gucci in Piazza della Signoria a Firenze, inaugurato in occasione del 90esimo anniversario della Maison, tappa imperdibile per i più fashionisti e gli appassionati della moda.
Destrutturata e accattivante, stile moderno e versatile è la nuova JACKIE, creazione voluta dalla direttrice creativa di Gucci, Frida Giannini, è la rivisitazione del classico modello.
Arricchita con lunghe nappine in pelle e dettagli in bambù finemente rifiniti, disponibile nelle varianti pregiate in coccodrillo, pitone, struzzo e vitello è diventata un MUST HAVE fra le star.
Sienna Miller va’ pazza le la NEW JACKIE O total white.
Nome in codice CHOUCHOU questa amatissima hit bag nasce in casa Dior nel 1994, con la forte volontà di creare una borsa iconica.
Da indossare a mano, di forte rottura rispetto alle tendenze del tempo.
Ribattezzata LADY DIOR solo due anni dopo, omaggio alla principessa Diana.
L’allora First lady di Francia Bernadette Chirac, chiese alla Maison Dior di realizzare un omaggio per la principessa Diana, attesa a Parigi per l’inaugurazione di una mostra al Gran Palais.
Lady D. si innamorò subito di questa borsa ricevuta in dono.
Da allora divenne per lei accessorio irrinunciabile.
La LADY DIOR ha costruito la sua identità attorno ad alcuni codici emblema della Maison.
Le impunture cannage, motivo caratteristico di Dior, sono formate da una rete di cuciture oblique e perpendicolari, una precisa armonia che rivela cuscinetti di pelle trapuntati, come una miriade di diamanti dalle sfaccettature scintillanti.
L’impugnatura a forma di archetto, simbolo di un gesto femminile ed elegante conferisce alla LADY DIOR la sua gestualità “couture”.
Rivisitata oggi con dei block charm, un ampia tracolla è una costruzione più morbida, questa versione conferisce un look decisamente moderno.
Le donne sanno che spendere una piccola fortuna per una borsa può rivelarsi un ottimo investimento, perché può essere per tutta la vita.
Le borse ci seguono ogni giorno, ci accompagnano al lavoro, a scuola, a fare shopping e a volte sono un po’ la nostra coperta di Linus.
Se un capo d’abbigliamento può essere di moda soltanto per una stagione, una borsa può essere un accessorio sempre di tendenza, un evergreen da riproporre e reinterpretare.
NON CHIAMATELE SOLO BORSE!!!

 

Federica Zagone

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Pubblicato da
Federica Zagone
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