“Il Teatro Massimo nel segno dell’innovazione” |L’intervista al sovrintendente Giambrone

di Federica Raccuglia

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“Il Teatro Massimo nel segno dell’innovazione” |L’intervista al sovrintendente Giambrone

| lunedì 09 Ottobre 2017 - 18:03

Il 2018 sarà per il Teatro Massimo un anno di innovazione tecnologica e curiosità. Con dieci opere, tre balletti e dodici concerti, il teatro più grande d’Italia – e permetteteci di dire anche il più affascinante – apre l’anno che verrà, scegliendo il 23 gennaio come data iniziale. Grande sorpresa, per cominciare con stile, il Giullame Tell, in occasione dei 150 anni dalla morte di Rossini, e Fra Diavolo di Daniel-François-Esprit Auber, una delle chicche del calendario. Ed è proprio per quest’opera che verranno utilizzate per la prima volta al mondo scene con una stampante 3D.

“Siamo abituati a vedere scene in legno o in ferro e invece stavolta useremo una tecnologia del tutto nuova per il “Fra Diavolo”, un opera rara presentata in cooproduzione con il teatro dell’opera di Roma – racconta il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone – Tanti inoltre gli elementi di curiosità di questo percorso che si apre con il Tell, un’opera di Rossini che non si esegue da 60 anni e che vede debuttare tre cantanti di livello importanza. Questa è la linea sulla quale noi ci muoveremo, curiosità e innovazione”.

Un progetto in linea con le caratteristiche del Teatro, che ad oggi secondo Google è il più innovativo d’Italia. Ed è proprio per questo che il grande colosso statunitense ha inserito Palermo nel “Gran Tour“, un viaggio tra alcuni dei tesori culturali del nostro Paese. Nello specifico, il Teatro Massimo inaugurerà uno spazio venerdì 20 ottobre, a partire dalle 15, con accesso libero, per permettere ai visitatori di conoscere i tesori della città grazie a tecnologie avanzatissime, come Earth VR e i visori 3D DayDream View.

“Questo è un teatro che ha una web tv, un teatro che manda in streaming tutte le opere: una scelta di apertura attraverso gli strumenti dell’innovazione per rendere il teatro sempre più aperto. – conclude Giambrone – Che un colosso come Google abbia scelto il Teatro Massimo, non solo per la sua bellezza, ma anche perchè ha colto lo sforzo nella direzione dell’innovazione, ci dà grande soddisfazione. Nei prossimi giorni vedremo a Palermo uno degli ambienti del Teatro, la sala Onu, completamente ripensata da Google. Un mondo nuovo, magico”.

Video/Foto di Federica Raccuglia

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