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La Camera ha detto “sì” al Rosatellum bis | Rosato esulta, silenzio dai banchi grillini

La Camera ha approvato il Rosatellum 2.0 con 375 sì e 215 no. La legge elettorale va ora in Senato dove si prevede un nuovo voto di fiducia. Stamattina era stata votata la fiducia all’articolo 3 della legge elettorale, la terza dopo le due di ieri. A seguire, l’Assemblea di Montecitorio è passata agli ordini del giorno e alle dichiarazioni di voto finali. La Camera ha quindi votato sia l’articolo 4 della legge (381 voti a favore e 152 no) che l’articolo 5 (372 voti a favore, 149 a favore e 6 astenuti).

Esultanza nei banchi del Pd e delusione dalle parti della sinistra e del Movimento 5 Stelle. Dopo aver applaudito a lungo, il capogruppo Ettore Rosato che a questa riforma ha dato il suo nome, i Dem si sono alzati in piedi battendo le mani ed esultando.

All’interno della maggioranza c’era comunque preoccupazione per il voto finale a scrutinio segreto. Intanto infiamma la polemica sulle norme circa le candidature all’estero che, secondo l’accusa, favorirebbero Denis Verdini. E anche oggi non sono mancate le proteste di piazza del M5s e Mdp . Tensione nel Pd con D’Alema che attacca: “Legge inaccettabile, la dirigenza logora la democrazia”.

Intervenuto in Aula nella dichiarazione di voto sulla fiducia all’articolo 3, Alessandro Di Battista aveva fatto appello ai deputati affinché votassero contro in vista del voto segreto a fine provvedimento: “Mi meraviglio dell’ipocrisia di questo Palazzo, ci sono brave persone in tutte le forze politiche ma sono legate al segretario. Ma c’è ancora una possibilità di andare contro certi diktat”.

“Lasciate in eredità all’Italia una nuova legge truffa e per questo l’Italia non vi assolverà“, ha detto Luigi Di Maio, candidato premier M5S e vicepresidente della Camera, nel corso della dichiarazione di voto finale.  “La responsabilità ce l’ha Gentiloni, la maggioranza, la Lega. State approvando in maniera antidemocratica una legge incostituzionale”.

Di Maio poi attacca: “Forse non ne siete consapevoli. La legge elettorale regola il funzionamento della democrazia, se la manometti hai manomesso l’intero architrave costituzionale. Noi in questa battaglia siamo più forti e quando la vinceremo, perché la vinceremo, non sarà solo la nostra vittoria, ma sarà la vittoria di tutte quelle persone che ci sostengono”.

“State imponendo al Paese una legge elettorale che è materia cruciale per la nostra democrazia calpestando ancora una volta le prerogative del Parlamento. Ma è una storia già vista – conclude il candidato premier grillino – A voi non solo piace vincere facile, ma anche giocare sporco“.

Foto da Twitter.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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