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Strage Rigopiano, notificati 23 avvisi di garanzia | Tra i nuovi indagati anche l’ex prefetto di Pescara

La Procura di Pescara ha notificato 23 avvisi di garanzia per la vicenda dell’Hotel Rigopiano travolto da una valanga lo scorso gennaio. Quel giorno morirono 29 persone.

Tra i nuovi indagati c’è anche l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e numerosi dirigenti pubblici. Il 2 novembre il Consiglio dei Ministri aveva deliberato lo spostamento di Provolo da prefetto di Pescara a direttore dell’ufficio centrale ispettivo presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile a Roma.

Tra i reati ipotizzati dalla Procura guidata dal capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia ci sono quelli di omicidio e lesioni plurime colpose per tutta la catena dei soccorsi, che va dagli indagati della prefettura al comune di Farindola. Per gli altri indagati sono ipotizzati anche i reati di falso e abuso edilizio.

Ad aprile, la procura di Pescara aveva emesso i primi 6 avvisi di garanzia, tra amministratori e funzionari pubblici, per la tragedia dell’albergo di Rigopiano. Tra questi vi era anche il direttore del resort, Bruno Di Tommaso, che dovrà rispondere di omissione del collocamento di impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro: non avrebbe previsto nel documento di valutazione del rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori il rischio di essere colpiti da una slavina. Per gli altri cinque, invece, l’accusa è di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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