Non sono gravi, ma hanno comunque rischiato la vita i tre carabinieri investiti a Genova-Pegli da un’auto che non si è fermata all’alt. I militari hanno esploso vari colpi di pistola, ma le due persone che erano in auto sono riuscite comunque a fuggire a piedi. Il fatto è accaduto sulla rampa di uscita dell’autostrada, a due passi dal centro sportivo del Genoa (che ha anche sospeso gli allenamenti dopo aver udito gli spari). 

I tre militari sono stati trasportati all’ospedale di Voltri in codice giallo. I due fuggitivi erano a bordo di una Toyota Yaris risultata rubata. L’auto era seguita dai militari della compagnia di Arenzano fin dall’autostrada. I carabinieri, quando la Yaris è uscita al casello di Pegli, hanno deciso di fermarla.

A quel punto i malviventi, intimato l’alt, prima hanno finto di fermarsi poi hanno accelerato speronando una delle tre vetture dell’arma, su cui c’erano due militari, rimasti feriti. Ferita anche un maresciallo donna che si era avvicinata a piedi ed è stata investita.

“Abbiamo sentito delle esplosioni, sembravano dei petardi, non abbiamo capito subito di cosa si trattasse. L’allenamento è stato brevemente interrotto per cercare di comprendere quello che stava accadendo”, ha dichiarato un dirigente del Genoa. Il campo di Pegli è situato diversi metri al di sotto della rampa che porta al casello autostradale.

I due uomini in fuga potrebbero essere ladri stranieri e armati. I carabinieri erano sulle tracce della Yaris rubata, da giorni, dopo che era stata segnalata vicino ad alcune abitazioni svaligiate sulle colline di Sciarborasca. I militari, a bordo di auto civetta, monitoravano le vie del ponente di Genova e dei comuni di Cogoleto e Arenzano alla ricerca della vettura.