‘Ndrangheta, bomba davanti a palazzina milanese | Tre persone in carcere per estorsione e usura

di Redazione

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‘Ndrangheta, bomba davanti a palazzina milanese | Tre persone in carcere per estorsione e usura

| mercoledì 29 Novembre 2017 - 08:37

I carabinieri di Milano hanno tratto in arresto tre italiani in esecuzione di un decreto di fermo della Dia per l’esplosione avvenuta davanti ad una palazzina nel Milanese dove risiedeva un 46enne ecuadoriano. I tre sono ritenuti dai magistrati – guidati da Ilda Boccassini e Paolo Storari – responsabili a vario titolo di estorsione, usura e violenza privata, aggravati perché commessi con modalità mafiose.

Il provvedimento arriva a conclusione delle indagini dai militari del nucleo investigativo di Monza e della compagnia di Cassano D’Adda (MilanoI) a seguito dello scoppio dell’ordigno rudimentale a Pioltello. Per lo stesso episodio era già stato arrestato, il 6 novembre scorso, Roberto Manno, appartenente ad una famiglia di ‘ndrangheta

Secondo investigatori e inquirenti, gli autori del reato, nell’agosto 2016, avevano prestato 3.000 euro a un 32enne ecuadoriano residente a Pioltello, e poi avevano chiesto 400 euro al mese di interesse usuraio. Avevano inoltre imposto una penale di 50 euro per ogni giorno di ritardo rispetto al termine pattuito.

La vittima era stata ripetutamente minacciata e poi caricata a bordo di un veicolo al cui interno era stata malmenata e seviziata. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Opera.

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