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Menù dell’Immacolata: cosa non deve mancare sulle tavole palermitane

L’Immacolata Concezione è la prima delle festività natalizie, ed ha una particolare connotazione spirituale e tradizionale. Da un lato, perchè si inserisce nel periodo dell’Avvento che precede di quattro settimane il giorno di Natale, dall’altro, perché coincide con l’inizio del periodo vero e proprio delle feste natalizie, con il tradizionale addobbo dell’albero di Natale, le interminabili giocate a carte e le tombole.  Le tradizioni legate alla festa dell’Immacolata variano da regione a regione, ma soprattutto al sud sono molto vive e sentite, e come per gran parte delle celebrazioni, in Sicilia, in particolare, l’Immacolata è legata a una tradizione culinaria ben radicata che si trasforma in un vero banchetto di prelibatezze locali. Ecco come realizzare qualche piatto tipico di un menù palermitano per il pranzo dell’8 dicembre.

 Antipasto – Lo Sfincione palermitano

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di farina 00
  • 25 g di lievito di birra
  • 2 cipolle
  • 200 g di caciocavallo fresco a cubetti
  • 100 g di filetti d’acciuga sott’olio
  • 500 g di pomodori pelati
  • origano q.b.
  • prangrattato q.b.
  • zucchero q.b.
  • olio extravergine d’oliva 
  • sale e pepe

Impastate la farina prima setacciata con il lievito dopo averlo sciolto in acqua tiepida e con un pizzico di zucchero. Lavorate la pasta aggiungendo acqua fino ad ottenere un composto liscio e morbido. Fatelo lievitare in una terrina coperta da un canovaccio per 2 ore.

Intanto fate appassire in una padella con un filo d’olio le cipolle affettate finemente. Unite i pomodori pelati schiacciati, un cucchiaio di sale e un pizzico di pepe e cuocete a fiamma moderata per circa 20 minuti.

Manipolate la pasta con un po’ d’olio e stendetela su una teglia unta con uno spessore di 2/3 centimetri. Cospargete quindi con pezzetti di acciughe e di caciocavallo. Coprite il tutto con il composto lasciato da parte precedentemente. Spolverizzate con abbondante pangrattato, fate riposare per mezz’ora e poi infornate a 220° per 35 minuti.

Contorno – Cardi e carciofi in pastella

Ingredienti per 4 persone

  • 1,5 kg di cardi – 1,5 di carciofi
  • 2 limone
  • 300 g farina
  • 20 g di lievito di birra
  • olio extravergine di oliva
  • sale 

Mondate cardi e carciofi privandoli dei filamenti e delle parti più dure. Tagliate a metà i cardi e a pezzetti i carciofi e metteteli a bagno con acqua e limone per circa 20 minuti. Lessatevi in acqua salata. Una volta cotti sgocciolateli e asciugateli per bene e dedicatevi alla pastella.

Stemperate la farina con 2 bicchieri d’acqua frizzante fredda. Intingete cardi e carciofi nella pastella e poi friggeteli in abbondante olio caldo. Appena saranno dorati estraeteli e poneteli su carta assorbente da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Salate e servite.

Dolce – Buccellato

Ingredienti per 4 persone

  • 250 g di farina
  • 75 g di zucchero semolato
  • 75 g di strutto o margarina
  • 2,5 g di ammoniaca per dolci
  • 2 cucchiai di miele
  • 200 g di fichi secchi
  • 25 g di mandorle pelate
  • vanillina
  • mezza arancia
  • zucchero a velo
  • cannella
  • chiodi di garofano
  • zuccherini colorati

Impastata la farina con lo zucchero, lo strutto, 1 cucchiaio i miele, un pizzico di vanillina, l’ammoniaca e acqua q.b. per ottenere un composto liscio e omogeneo. Avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per circa 30 minuti.

Tritate i fichi, con le mandorle, la scorza grattugiata dell’arancia, un pizzico di cannella e un chiodo di garofano. Cuocete il composto in un tegame aggiungendo il miele rimasto e 2 cucchiai d’acqua per qualche minuto. Fate raffreddare.

Stendete quindi la pasta e tagliatela in rettangoli non troppo sottili delle dimensioni di 10×5 centimetri. Ponete al centro un cucchiaio del composto di fichi e arrotolate la pasta. Incideteli con una forchetta, decorateli con gli zuccherini e disponeteli su una teglia rivestita di carta forno. Cuoceteli a 200° per 25/30 minuti. Lasciateli raffreddare e cospargete di zucchero a velo. 

 

 

 

 

Valentina Grasso

Il cinema è il grande amore cresciuto insieme a quello per la scrittura. Iniziati entrambi quasi per gioco, con il tempo sono diventati qualcosa di più serio spingendomi ad approfondirli fino a farne una professione. Il fascino del buio della sala risiede nel viaggio attraverso mondi alternativi perché è vero ciò che diceva Alfred Hitchcock, "c'è qualcosa di più importante della logica, l'immaginazione".

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Valentina Grasso
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