“Igor il Russo” accetta l’estradizione in Italia | “Sono in Spagna da settembre e non ho lavoro”

di Redazione

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“Igor il Russo” accetta l’estradizione in Italia | “Sono in Spagna da settembre e non ho lavoro”

| domenica 17 Dicembre 2017 - 15:22

“Igor il Russo”, il killer di Budrio recentemente arrestato in Spagna dopo una latitanza di circa 9 mesi, ha parlato nell’udienza di convalida del fermo accettando l’estradizione in Italia e dichiarando di trovarsi in Spagna da settembre. Igor ha inoltre dichiarato di aver utilizzato 18 identità diverse in otto Paesi. Nell’interrogatorio Norbert Feher ha risposto in italiano alle domande del giudice Carmen Lamela accettando di essere consegnato in Italia per essere processato per gli omicidi e i furti commessi ad aprile tra Bolognese e Ferrarese.

L’eventuale consegna avverrà dopo i processi per i tre omicidi in Spagna. L’udienza si è tenuta in videoconferenza dal tribunale di Alcaniz. Il giudice lo ha informato delle accuse pendenti con le autorità italiane, chiedendogli se accetti di esser consegnato all’Italia. Feher ha chiesto un interprete italiano e in questa lingua ha risposto di sì.  

Dopo le dichiarazioni all’Audiencia Nacional, Feher è comparso anche davanti ai giudici di Alcaniz in relazione agli omicidi del 14 dicembre avvenuti a Teruel: per lui è scattato il carcere. Intanto emergono nuovi dettagli sul giorno della cattura di Igor. Il 36enne serbo è stato catturato vivo perché era svenuto dopo essere uscito di strada con il pick-up che aveva appena rubato.

Feher è stato catturato in Aragona, nel comune di Cantavieja alcune ore dopo aver ucciso a El Ventorillo un allevatore e due agenti della Guardia Civil. Secondo una ricostruzione riportata da Il Corriere della Sera, a permettere la cattura di Igor il russo sarebbe stato il gesto eroico, l’ultimo prima di morire, di uno dei due agenti della Guardia Civil. Il poliziotto, agonizzante, avrebbe avuto la forza di chiamare con il cellulare e avvertire i colleghi per metterli sulle tracce del fuggitivo. 

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